Tratto dall'omonimo libro di Ian McEwan (qui recensito per voi) Espiazione è un film del 2007, diretto da Joe Wright e scelto per aprire la 64° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Il vero successo di questo lungometraggio è stato riuscire ad essere bello tanto quanto il libro. È una cosa rara: molte volte le trasposizioni cinematografiche storpiano o rovinano la storia, lasciando nel lettore un retrogusto amaro.
Con Joe Wright questo non succede. Non è successo con Orgoglio e pregiudizio (la sua prima pellicola, tratta dall'omonimo romanzo di Jane Austen) e nemmeno con Espiazione. La difficoltà, qui, era decisamente maggiore: mentre un classico della letteratura inglese come quello della Austen, con i giusti costumi e la giusta ambientazione, può vivere di vita propria, far emergere le sensazioni e il pathos che Ian McEwan abilmente sa ricostruire con le parole non è impresa da tutti.
Il cast
L'ottima scelta del cast fa sicuramente la sua parte. Keira Knightley (Cecilia), James McAvoy (Robbie) e Brenda Blethyn (Briony) sono impeccabili e completamente dentro al personaggio che si trovano a rappresentare.
La trama
Tutto combacia alla perfezione: tre ambientazioni diverse, tre momenti a sè, riprendono anche nella durata temporale la divisione in tre parti del romanzo. Chi non ha letto il libro faticherà, all'inizio, a seguire il filo della storia perché il montaggio non convenzionale fa sì che la narrazione segua il punto di vista dei personaggi e non la reale successione temporale degli eventi. Nella seconda parte il ritmo cambia completamente, così come avviene nel romanzo: tempi lunghi e scene davvero suggestive ricreano la ritirata di Dunkerque, accompagnando lo spettatore alla realtà (o finzione?) della terza parte.
Solo il finale è leggermente diverso: Briony è ospite di una trasmissione televisiva dove presenta il suo ultimo romanzo, che in realtà è come se fosse il primo. Qui ci viene svelato il senso di tutto, un happy/sad ending che lascia lo spettatore a bocca aperta (e che ovviamente io non vi rivelerò). Vi bastino le ultime battute della scrittrice: "Quale senso di speranza o di soddisfazione avrebbe avuto un lettore da un finale del genere? [...] Io ho restituito loro la giusta felicità".
Musiche e ambientazioni
La pellicola è stata apprezzata anche dalla critica: delle 7 nomination agli Oscar, Espiazione ha portato a casa la statuetta d'oro per la miglior colonna sonora (2008) - andata al compositore pisano Dario Marianelli - mentre ha ottenuto il Golden Globe (nello stesso anno) come miglior film. Oltre alle bellissime musiche, a scandire il tempo c'è il rumore dei tasti della macchina da scrivere, un sottofondo meccanico che diventa quasi melodico.
Gran Bretagna e Francia sono le location scelte per rappresentare le diverse scene. Una su tutte la dimora vittoriana di Stokesay Court, residenza della famiglia Tallis e cornice di tutta la prima parte del film.
L'unica pecca
Diversamente da McEwan che, nel libro, riflette sul potere della narrativa e del romanzo, il regista non si lascia coinvolgere più di tanto e non affronta il tema della narrazione cinematografica, svincolandosi in qualche modo da analisi più profonde.
Ditemi la vostra, ora: l'avete visto? Vi è piaciuto? Lo guarderete?Se questo post ti è piaciuto, non perderti neanche una notizia dal blog.
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