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Espin: dal Puerco alla Maison, il salto di qualità è assicurato

Creato il 23 aprile 2012 da Melly @MElly

Espin: dal Puerco alla Maison, il salto di qualità è assicurato

Chiedo umilmente perdono per la mia assenza prolungata dal web, ma ultimamente le cose da fare sono un’infinità. Sono tornata a Roma e ho la data di partenza: 13 maggio. Ci siamo quasi! Non so se sono pronta… più che altro, mi sento un tantino diversa e indietro dagli altri ragazzi che partiranno con me.. con i loro C1 e C2 di spagnolo, il mio umile A1 mi fa sfigurare..Durante il viaggio per Roma mi rilassavo leggendo “I tre moschettieri”, ma poi mi sono accorta anche di voler uccidere il mio cervello senza Dumas, semplicemente con un leggerissimo Glamour. Sfogliandolo ho notato un brand, il nome mi suonava conosciuto.. Maison Espin. Ma non ea PUERCO? Stai a vedere che hanno fatto il salto di qualità, che da semplice marca di vestiti per tamarri preadolescenti, come in passato fu la Onix, è diventato un brand un po’ più fine e chic, tipo Miss Sixty e Fornarina.In effetti… niente porcellini, niente ricci, il catalogo mi ricorda molto quello di Fix Design, fatto di tinte soft e caramellose, arricchite da fiocchetti, fiori, chiffon e rouches.

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Nella collezione, tre linee diverse: Moi Je Joue, per sentirsi glamour e allegre con i fiori che predominano gli articoli; Je Suis Très Chic, la più adatta a me, ricca di chiffon e tinte bonchic dal nero, al rosa confetto; infine, la linea J’Adore Saint Tropez, che strizza un po’ l’occhio allo stile di B.B. e alla marinaretta, con quadretti e righe rosse, nere e blu. Malino invece per le borse: personalmente non impazzisco per quelle di paglia, largamente proposte, e nemmeno per le stampe con le attrici o con gli animali (il chihuaua sembra andare alla grande per la Maison Espin). Che ne pensate di queste proposte chic e glamour?

Sharamelo!


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