Per il professor Cao “Si tratta di sviluppare una tecnologia che rispetti il protocollo previsto dall’Agenzia Spaziale Europea che prevede, per tutto ciò che è entrato in contatto con l’atmosfera marziana, il raggiungimento di temperature maggiori di 500 gradi centigradi per almeno un secondo”.
Rilevante è stato l’incontro del pool di ricerca avvenuto con il Direttorato Voli Spaziali Umani dell’Agenzia Spaziale Europea ad Amsterdam per approfondire i risultati relativi al progetto Cosmic e valutare ipotesi di collaborazione . Si tratta di alcuni progetti: uno per ottenere prodotti (ossigeno, acqua, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) utili al sostentamento degli astronauti durante future missioni spaziali permanenti su Marte, mediante l’utilizzo di risorse reperibili in loco, l’altro per la fabbricazione di elementi (mattoncini) per strutture abitative e/o industriali sul suolo lunare, marziano e/o di asteroide, utilizzando il suolo presente in questi corpi celesti.