"Il 17 marzo 2013, un oggetto delle dimensioni di un piccolo masso ha colpito la superficie lunare nel Mare Imbrium" (sito di atterraggio dell'Apollo 15), comunica Bill Cooke del Meteoroid Environment Office della NASA.
"E' esploso in un lampo quasi 10 volte più brillante di qualsiasi cosa osservata finora".
Sono ormai 8 anni che la superficie della Luna è costantemente monitorata alla ricerca degli effetti causati dagli impatti meteorici: dal 2005 ad oggi il nostro satellite è stato colpito da oltre 300 meteore.
Ora, ha un cratere in più: la roccia spaziale, di circa 40 chilogrammi e 0,3 - 0,4 metri di diametro, ha colpito il suolo lunare a circa 90.000 chilometri orari, creando un nuovo cratere di 20 metri di diametro, rilasciando un'esplosione pari a 5 tonnellate di TNT.
L'impatto ha creato un lampo di luce che chiunque osservasse la Luna in quel momento, anche ad occhio nudo, avrebbe potuto notare: per circa un secondo, il sito di impatto ha brillato come una stella di magnitudine 4.
Gli scienziati non hanno osservato l'evento in tempo reale ma è stato notato solo quando Ron Suggs, analista presso il NASA Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama, ha riguardato un filmato registrato con uno dei telescopi preposti al monitoraggio lunare.
Andando a ritroso con le registrazioni precedenti, fino al 1 marzo, i ricercatori hanno notato che l'evento del 17 marzo poteva non essere un caso isolato: grazie ai dati fortini dai vari siti di osservazione, è infatti emerso che la notte del 17 marzo tutto il nostro cielo è stato solcato da un numero insolito di meteore, che viaggiavano su orbite quasi identiche, tra la Terra e la fascia di asteroidi.
"Dovremmo tenere d'occhio una eventuale replica dell'evento l'anno prossimo, quando il sistema Terra - Luna passerà attraverso la stessa regione di spazio", ha detto Cooke.