Tese di San Cristoforo, Arsenale di Venezia 3, 4, 5 giugno 2010
Secondo Tertulliano, filosofo cartaginese, lo spirito divino ha scelto l’acqua, tra tutti gli elementi, perché essa appare sin dalle origini materia perfetta, feconda e semplice assolutamente trasparente. Questa, dall’antichità all’epoca moderna è stata declinata in varie modalità. Ne danno la loro originale interpretazione, a Venezia, i fotografi Stefano Bottini e Rosetta Messori, rispettivamente con le mostre “Doppie visioni in acqua” e “Vertigini d’acqua”. L’esposizione si svolgerà all’Arsenale di Venezia, Tese di San Cristoforo, nell’ambito dell’evento “Pianeta acqua, Waterways per lo sviluppo sostenibile tra terra e mare” il 3, 4 e 5 giugno 2010.
Stefano Bottini vive e lavora a Perugia
Predilige la foto di Architettura, argomento che studia abbinato alla storia dell’Arte. Le Sue ultime pubblicazioni sul Foro Italico e sullo Stadio Franchi di Firenze ne sono una dimostrazione.
Architetture e oggetti di design sono da lui interpretate con un filtro surreale, attraverso il riflesso da qualsiasi superficie ne rimandi l’immagine (acqua, vetro, metallo) come nella pubblicazione “Riflessioni Illuminate”, recentemente presentata all’Archivio di Stato di Firenze. Nel 2008 la pubblicazione “Scarzuola, il sogno ermetico di Tomaso Buzzi” è stata presentata alla Triennale di Milano dal critico Vittorio Sgarbi.
Rosetta Messori nata a Modena, vive e lavora a Roma.
Dal 1988 inizia la sua ricerca artistica sulla Relazione tra Spazio – Tempo (quarta dimensione) ed Energia; dal 1997 tra ispirazione dall’elemento Acqua con l’intenzione di indagare sui concetti di circolarità di spazio e tempo, continuità e ritmo. Sul suo lavoro, tra gli altri, hanno scritto: Maria Francesca Bonetti, Renato Miracco, Claudio Strinati, Bruno Di Marino, Gian Luca Marziani, Gabriele Simongini, Daniele De Luigi, Lorenzo Canova, Florinda Podestà, Francesca Barbi Marinetti, Jonathan Turner, in particolare Phyllis Braff sul “The New York Times” scrive: “… She seems particularly drawn to the challenges of water, trying to make its rhythms, crescendos and turbulence synchronize with the energy in her black-and-white shadows and highlights. The results can be mesmerizing”.
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COLLEGAMENTO:
Fotografia come narrazione. Stefano Bottini, Riflessioni illuminate (foto mai viste), Perugia, Percorsi d’Arte, 2008; Luce e riflesso. Un altro mondo tutto da scoprire, Perugia, Percorsi d’Arte, 2007; Scarzuola. Il sogno alchemico di Tomaso Buzzi, Perugia, Percorsi d’Arte, 2007. (recensione di Giuseppe Panella)