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Esposto contro il passaggio del civis nella citta' storica

Creato il 16 novembre 2010 da Vicmau
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“ITALIA NOSTRA”: ESPOSTO CONTRO IL PASSAGGIO DEL CIVIS NELLA CITTÀ STORICA_____In data odierna, per conto della Sezione di Bologna di “Italia Nostra”, l’avv. Giulio Volpe, specializzato in diritto dell’arte e dei beni culturali, ha depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna un esposto relativo al passaggio del Civis nelle strade storiche della città. _____Con tale esposto si chiede alla Magistratura se, come pensa l’Associazione, siano individuabili ipotesi di reato, penalmente perseguibili, nei confronti in primo luogo del patrimonio artistico e culturale della città di Bologna. _____È noto infatti che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004) sottopone esplicitamente a tutela “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico”. A parere di “Italia Nostra”, l’autorizzazione concessa al passaggio del Civis in Strada Maggiore e via San Vitale, le strade più fragili e a più alta concentrazione monumentale della città, costituisce appunto una grave omissione rispetto ai compiti di tutela cui gli organi amministrativi qui coinvolti sono istituzionalmente preposti, sulla quale la Procura è invitata a indagare, assumendo con urgenza i provvedimenti del caso.
Si chiede in particolare di ricostruire, anche alla luce della ricca documentazione prodotta -tale da evidenziare le molte prestigiose e qualificate voci nettamente contrarie al passaggio del Civis per il centro antico della città-, in quale fase del progetto, che come è noto si è trascinato nel tempo ed è passato al vaglio di numerose amministrazioni comunali, sia intervenuta tale autorizzazione, a parere di “Italia Nostra” lesiva del Codice sopra richiamato, e di perseguirne penalmente i responsabili, secondo quanto previsto dallo stesso Codice. Tale autorizzazione sembra infatti prefigurare un danno, oltre che ai proprietari dei moltissimi beni di pregio soggetti a tutela che insistono su quelle strade antiche, all’intera città, nelle due fattispecie contemplate nell’art. 170 del Codice dei Beni Culturali, attinenti l’una alla dignità del bene, l’altra alla sua conservazione.
Oltre a questa norma (che punisce la trasgressione al divieto di cui al precedente art. 20 dello stesso Codice), viene in considerazione l’art. 635 del codice penale, relativo al reato di danneggiamento, nella forma aggravata contemplata al comma 2, n. 3, afferente al danneggiamento “su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici”.
Si invita inoltre il magistrato a ravvisare altri eventuali illeciti nelle vicende narrate.
Da ultimo si cita il caso di Firenze dove, in una situazione del tutto analoga, prevalse il buon senso e la battaglia fu vinta.
A parere dell’Associazione, che in passato ha più volte e invano tentato di scongiurare il passaggio del Civis nelle strade della città storica, richiamando la gravità di una simile scelta, l’accertamento richiesto deve necessariamente portare all’immediata sospensione dei lavori, preannunciati in via San Vitale già nel corso di questa estate.

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