Ecco il mio magrissimo bottino di prodotti Essence scontati a 99 centesimi (sì, da Essence ci sono i saldi di fine stagione).
Quel che mi preme, mio malgrado, sottolineare (sperando che il signor Essence sia all’ascolto) è la totale incuria che regna sovrana nell’espositore della “mia” Oviesse (e comune, ahimè, a molti altri): stand lasciato a se stesso, mai completamente rifornito, con prodotti mezzi aperti, ombretti rotti e collezioni mai aggiornate (faccio presente che da me siamo ancora alla “Black & White”…).
Ovviamente, come non bastasse, ad aumentare la pena pensano quelle fulgidi menti che, invece di provare i prodotti utilizzando gli appositi tester (se si chiamano così, cara la mia scatolina cranica ripiena di sabbia, ci sarà un perché… non trovi?!), trovano più opportuno farlo aprendo le confezioni in vendita.
E quindi, largo ai fondotinta in mousse “scavati” all’interno, agli smalti mezzi vuoti, agli ombretti con le impronte digitali ed ai mascara secchi.
Mi piacerebbe quindi capire come mai in molte città le cose con questo brand funzionano alla perfezione (e non parlo solo di Roma o Milano), mentre in altre zone proprio non ci siamo…
Tu che mi dici in proposito?