Magazine Diario personale

Essere anarchici oggi

Da Francesca_82
Dichiararsi anarchici di questi tempi è difficile, si viene sempre confusi per black block, terroristi o semplici sognatori che hanno fumato una canna di troppo.
Per me invece l'Anarchia sarebbe la soluzione ad ogni problema di questa società e -anche se sembra assurdo- i principi dell'educazione libertaria si fondano essenzialmente sui due cardini dell'Anarchismo.
http://4.bp.blogspot.com/-XOObBRRM1_s/TzgvTM58ynI/AAAAAAAAAE8/4QSzOVUavas/s200/anarchia.jpgL'opposto quindi della classica educazione convenzionale, dove ai bimbi viene messo subito in chiaro chi è che comanda, a rispettare l'autorità degli insegnanti e le regole della civiltà che ti impediscono addirittura di andare in bagno quando se ne ha la necessità fisiologica e perfettamente lecita.
Io non so dove ci porterà come genitori questa scelta politica e sociale, sicuro che se finora non possiamo dire di avere una vita facile perché che ci piaccia o no siamo comunque inseriti nella società, dobbiamo giocare con le sue regole di mercato e questo inevitabilmente si riflette anche nel nostro lavoro, cerchiamo di non scoraggiarci troppo e seguire per la nostra strada.
Non sappiamo Marc come reagirà un giorno, quando anche lui scoprirà che purtroppo dovrà conformarsi con delle regole assurde di schiavismo etico e sociologico, quando scoprirà che la democrazia è una parola oramai ridotta a prostituta che la gente sfrutta solo quando fa comodo.
Ad ogni modo noi siamo anarchici e stiamo educando Marc così.
Finora quando ho parlato di educazione, mi sono limitata a dire peste e corna della scuola tal qual, il sistema scolastico che non porta certo i bimbi a scoprire le proprie passioni e approfondirle oltre che appunto avere a che fare fin da piccoli un sistema gerarchico.
Ma dal punto di vista etico e umano, cosa vuol dire avere un figlio anarchico e crescerlo così?
Vediamo: adesso che Marc ha due anni, siamo entrati nel tunnel dei terrible two (così dicono): siamo in piena autoaffermazione marchesca, che si traduce in una serie di no ad ogni proposta.
Partendo da due principi dell'Anarchismo
"L'anarchia è l'ordine senza il potere" e "La mia libertà è confermata dalla tua" (e notare che questa ultima frase è l'esatto contrario de "La mia libertà finisce dove inizia la tua") potete ben capire che appoggiamo apertamente ogni spasmo di auto-affermazione di nostro figlio.
Molti genitori potrebbero rimanere horrorizados da un atteggiamento tanto libertario, perché si immaginano che non mettiamo limiti ai capricci di Marc.
Invece il ragionamento è più sottile: quelli che gli altri vedono come capricci, noi li vediamo appunto come tentativi di Marc per capire quello che vuole: lasciamo che si frustri, che ci rimanga male, che ci metta il tempo necessario per capire che vuole dalla sua vita in quel determinato momento in cui va un po' in crisi.
Esempi pratici sono i suoi tentativi di imitazione dei grandi che puntualmente finiscono in "tragedia" perché è bassetto, perché ha solo due anni e non cinque, e agli occhi degli altri sembriamo anche un po' crudeli perché non lo aiutiamo e non ci sostituiamo a lui. Cose come mettersi o togliersi i sandali, fare pipì, fare una torre con i lego, un disegno....per noi fesserie ma per i bimbi così piccoli sono il primo vero approccio con il mondo reale senza i genitori lì a fare tutto.
Noi non applichiamo mai, ma proprio perché siamo fatti così, il nostro potere su di lui: preferiamo che in modo spontaneo lui si affidi a noi e alla nostra esperienza (in poche parole che ci chieda aiuto al terzo tentativo andato a vuoto) per raggiungere i suoi obiettivi, preferiamo che capisca da solo che il suo disordine materiale per esempio lo porterà a perdere giochi, a farseli mangiare dal cane, a farseli rubare da altri bimbi. Così sarà più attento.
Man mano che quindi impara a dominare in modo autonomo lo spazio e il tempo conferma le sue libertà e si rende conto che se non si impone sugli altri anche gli altri lo rispetteranno.
Certo, mica va tutto di meraviglia ma crediamo che adesso sia il momento fondamentale per creare in lui l'autostima e il rispetto per l'altro. Cadere molte volte e non intervenire rafforza la sua autostima, ehehe! Che cattiva che sembro, ma vi assicuro che è meno peggio di quel che sembra.
Noi allo stesso modo non ci sentiamo superiori a lui: certo, è inesperto, alcune cose non sono proprio alla sua portata ma non per questo siamo migliori. Le diversità, le inclinazioni personali hanno tutte la stessa dignità e io personamente sono anche capace di dirne quattro a chiunque provi a prenderlo in giro, questo sì, perché a parole Marc ancora non si può difendere.
Anche in questo caso però (magari più avanti vi parlerò in concreto di un bimbo di 5 anni che è un autentico cagaXXXXo ma non per colpa sua, ma che rende la vita impossibile a Marc) cerco di usare l'arma dell'empatia (anche quando vorresti sputargli in un occhio o prenderlo per le orecchie), non ponendomi in un piano di superiorità ma dando lui tutta l'importanza che si merita (perché è così, la maleducazione di molti bimbi è una reazione al fatto di sentirsi subordinati)
Per come la vedo io l'Anarchia sarebbe la soluzione a molti problemi individuali che si riflettono inevitabilmente a livello sociale e politico, che ve lo dicoafffà...basta aprire i giornali oggi, ma appunto è un processo lungo in cui credere davvero.
L'Anarchia prevede la realizzazione di una società autoregolata dove i bisogni e diritti di tutti sono rispettati. Che poi si scelga l'anarco-comunismo, anarco-socialismo o anarco-individualismo (io sono più per questa strada) sono dettagli che emergono dal momento storico.
La società come è strutturata adesso, tra lobby e relazioni di potere è difficile se non impossibile che permetta l'autoregolazione delle relazioni umane: purtroppo siamo troppo abituati a credere che siamo animali pericolosi che senza un essere superiore che ci tenga sotto minaccia o che ci comandi, possiamo veramente vivere in pace, liberi e felici. Senza questa autorità avremmo pochi anni vita. Dicono....
Da piccoli ci dicono che dobbiamo rispettare l'autorità. Cresciamo frustati e deboli e quindi con l'affanno di diventare quell'Autorità per essere forti e riscattarci.
Nessuno dice ai bimbi che hanno in sé tutte le potenzialità e tutta l'energia per creare una società giusta e libera, anzi la scuola è lo strumento che lo Stato usa per mantenerli buoni e mansueti fino a spegnere completamente la fiamma della curiosità e dell'intelligenza.
Noi facciamo quello che possiamo per dare a Marc gli strumenti affinché da solo poi un giorno quando si affaccerà nel mondo mandi tutti a cagare..... ma pacificamente eh.... e continui per la sua strada....
E non so come, ma ho questa sensazione di fiducia nel futuro, nonostante il panorama scandaloso di questi giorni.... ma seguo il mio istinto.


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