Parlando con una persona, questa mi ha raccontato che padre Livio aveva affermato che aveva paura, non tanto degli atei, ma dei cristiani rilassati. Lo condivido. Infatti, un cristiano rilassato può provocare danni immensi con i suoi scandali. Essere autentici cristiani, è molto difficile, esige un sacrificio continuo, un impegno arduo, eppure è ciò che Cristo ci chiede nel Vangelo usando anche toni abbastanza forti: “Chi non porta la sua croce ogni giorno, non è degno di me”.
Dire un no, anche piccolo, alla grazia, è come perdere un briciolo di paradiso. È difficilissimo aderire a Cristo e al Suo Vangelo in modo pieno, quando ci chiede poi di calpestare il nostro amor proprio. È come se qualcuno fendesse la carne con un coltello, e lo muovesse dentro la piaga. Ma anche qui, su questo, non ci sono dubbi. Lo ha detto chiaramente: “chi perde la vita per causa mia la troverà”.
La felicità del tempo presente: già rinnegandosi si sente una felicità enorme, una gioia che sorpassa tutte quelle terrene. Ma fa male quando si perde la vita… solo se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto…