Un Paese che si definisce democratico e civile dovrebbe avere un' identità democratica e civile, ma basta guardare la situazione della donna in Italia (tanto per citarne una delle tante) per rendersi conto che di civile e democratico in questo Paese non c' è quasi una sega.
Cito la situazione della donna su tante altre situazioni perchè credo che dopo 150 anni dall' unità d' Italia su certi pregiudizi, su certe discriminazioni si dovrebbe essere oltre ma, come la situazione di spaccatura nord-centro-sud ci ricorda, forse 150 anni in Italia sono come dire 150 minuti.
Quando si parla di femminismo molti vedono la donna padrona che sottomette il marito a colpi di mattarello e che nelle riunioni carbonare con altre donne femministe insulta l' uomo con atteggiamenti mascolini. Una donna/uomo praticamente.
Nulla di più sbagliato e ignorante.
Non mi sono addentrato moltissimo nel femminismo e non ne ho grandissime conoscenze. Ma reputo, la discriminazione femminile, un problema di civiltà del nostro Paese. Un problema su cui incazzarsi e indignarsi anche se si è uomini perchè è una questione di diritti umani.
Qualche giorno fa a "Vieni via con me" hanno raccontato il femminismo tre donne (dico tre perchè una ha letto lo scritto di un' altra). Emma Bonino, Susanna Camusso e Arabella (il cui scritto è stato letto da Laura Morante).
Si può essere daccordo o meno su alcuni punti ma le difficoltà di essere donna oggi in Italia sono queste per la maggior parte. Un uomo fa fatica a capire anche se è in buona fede.
Un pò di numeri sulla violenza sulle donne.
Una foto fatta da me di una pubblicità (una su migliaia) che offende la donna e anche l' uomo indirettamente (dato che la componente umana, cioè quella maschile, dalla mattina alla sera pensa a strapparre reggiseni):
E se avete mezz' oretta di tempo qui c' è uno splendido documentario sulla figura della donna in televisione.
La femminilità è spesso vista e pensata come una donna figa, seducente, elegante, con atteggiamenti lussuriosi da ninfomane in calore.
La donna è donna e punto, come l' uomo è uomo e un bambino è bambino. Queste categorie hanno in comune una cosa su tutte: SONO ESSERI UMANI!
L' avreste mai detto?
Una Chiesa che le ha messe al rogo come streghe e ancora oggi le esclude dalla carriera ecclesiastica; un ministero delle pari opportunità molto giovane, nato nel 1996 e rappresentato da donne discutibili per la loro lotta alle pari opportunità femminili (è anche vero che il ministero delle pari opportunità dovrebbe occuparsi non solo delle pari opportuità femminili, ma abbiamo visto i risultati anche sugli altri temi); un mondo maschile dove persino essere incinta sembra essere una malattia per poter lavorare; l' esclusione preventiva di pensiero da molti lavori; difficoltà triple di un uomo per far carriera; sottomissione culturale di decenni e sicuramente dimentico qualcosa.
Questo è il passato e il presente con il quale deve fare i conti una donna.
Tempo fa scrissi un post di provocazione alle donne perchè la donna italiana da un certo punto in poi ha smesso di lottare per sè stessa, c' è da dare molta colpa a una politica che non solo non ha incentivato una politica di pari opportunità seria ma nessun politico uomo o donna, di destra o di sinistra ha preso veramente a cuore il problema discriminazione femminile!
Quando anche si hanno piccole vittorie basta leggere i commenti delle persone per vedere quanta ignoranza ci sia intorno al problema
Ma ditemi voi come si fa a rappresentare sempre una giovane donna in questo modo.
Io mi sento offeso come uomo per essere sempre pensato come un essere dal cazzo dritto e rosso che se non vede una gnocca che glielo fa lampeggiare, come fosse il naso dell' Allegro Chirurgo, non compra un prodotto o non vota qualcuno.
Posso solo immaginare una donna quanto sia stufa di essere utilizzata come un oggetto erotico.
In Italia è trattata con più dignità una bambola gonfiabile!