Non è quello che hai, o chi sei, o dove sei, o cosa stai facendo che ti rende felice o infelice. E’ quello che pensi
- Dale Carnegie –
Questa è la prima parte di 3 articoli in cui conosceremo e sfateremo i miti più comuni sulla felicità.
Il primo passo da fare per essere felici, infatti, è sicuramente quello di liberarsi da una serie di assurde convinzioni che la mente elabora riguardo il concetto di felicità.
Spesso mi capita di sentire discorsi del tipo: “sarò felice solo quando..” oppure “ come posso essere felice se ho tutti questi problemi” o ancora “In questo momento non ho alcun motivo per gioire”. Ciò dimostra che la maggioranza delle persone che si considerano infelici, hanno in realtà delle credenze alquanto sbagliate sulla felicità e sul reale significato del termine.
Ecco, quindi, i primi 4 miti sulla felicità che vanno necessariamente demoliti se vuoi sentirti una persona davvero felice:
1. Essere felici vuol dire non avere problemi
Questa affermazione è chiaramente falsa perché sarebbe come dire: essere felici significa non avere alcuna opportunità di crescita.
I problemi e le sfide quotidiane, infatti, rappresentano i motori della nostra evoluzione perché ci permettono di affrontare sempre nuove situazioni dalle quali possiamo ricavarne degli insegnamenti utili e quindi migliorarci.
Il punto però è: come si fa ad essere felici nonostante i problemi?
Tutto dipende dalla prospettiva con cui guardiamo le difficoltà: possiamo scegliere di considerarle come occasioni utili da cui trarne delle lezioni di vita o, al contrario, percepirle come degli ostacoli alla nostra felicità. La scelta tra i due diversi tipi di atteggiamento, determina il livello di felicità. Come disse Winston Churchill: “Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà”.
Dunque non è assolutamente vero che la felicità risiede nell’assenza di problemi ma è determinata dall’atteggiamento che assumiamo di fronte ad essi, a volte basta semplicemente cambiare il modo di vedere le cose per ritrovarsi ad essere persone felici.
2. Le cose che compro mi rendono felice
Sembra che purtroppo, questo sia il mito sulla felicità più diffuso al giorno d’oggi.
Questa falsa credenza nasce dal fatto che per gestire l’infelicità e cambiare lo status da negativo a positivo, si cerca il modo più pratico e comodo per farlo: l’acquisto di oggetti.
Non si tratta solo di oggetti materiali come automobili, vestiti e cellulari all’ultimo grido ma anche di servizi come viaggi o trattamenti estetici. Tutte queste cose fanno di sicuro bene, perché sono progettate appositamente per dare piacere, il problema è che la felicità è tutt’altra cosa!
Gli oggetti che compriamo possono assicurarci un piacere “esterno” determinato da sensazioni di benessere e di appagamento di un desiderio, ma si tratta di sensazioni del tutto frivole e passeggere.
La felicità, invece, è un’emozione dell’anima, un piacere interiore determinato dall’insieme di armonia, amore ed equilibrio …e nessuno smartphone o automobile super accessoriata possono trasmettere sensazioni così profonde.
Bisogna quindi saper distinguere ciò che piace da ciò che genera felicità ed evitare di cadere così nella trappola del mito che più cose si possiedono più si è felici. La felicità non è esposta in nessuna vetrina e non dipende dall’assortimento del tuo guardaroba!
3. La felicità non si può controllare
Quasi tutti credono che la felicità sia un po’ come la fortuna, cioè qualcosa che capita così per caso e che quindi è impossibile da prevedere e controllare. Con questa convinzione è molto difficile essere felici perché si rischia di attendere inutilmente qualcosa che, invece, abbiamo già tutti a portata di mano.
Per sfatare questo mito basta rispondere alle seguenti domande:
- E’ in tuo potere essere grato per ciò che hai?
- E’ in tuo potere fare qualcosa di buono per gli altri?
- E’ in tuo potere crescere e migliorarti ogni giorno?
- E’ in tuo potere essere te stesso in ogni occasione?
- E’ in tuo potere amare chi ti sta accanto?
Bene, la risposta ad ognuna di queste domande è: SI! Tutte le cose elencate sopra dipendono unicamente da noi stessi e dalle nostre scelte; siamo noi a decidere, infatti, se farle accadere o meno. E siccome ognuna di queste azioni rappresenta un piccolo seme per la felicità, di conseguenza anche questa è sotto il nostro pieno controllo.
4. La felicità è una cosa che non si impara
Questa è una delle credenze più distruttive perché se sei convinto che una cosa non può essere imparata, non ti sfiorerà mai l’idea di dedicare il tuo tempo al suo apprendimento.
Per sfatare questo mito bisogna considerare la felicità come un insieme di azioni e di buone abitudini che ci fanno vivere in equilibrio ed armonia.
Le abitudini quotidiane si imparano e si sviluppano con il tempo, e questo vuol dire che anche la felicità, a sua volta, può essere appresa!
Ecco perché le persone felici sono coloro che hanno introdotto nella propria vita una serie di abitudini positive che gli permettono di raggiungere uno stato di equilibrio interiore e di benessere generale.
Dunque: si può imparare ad essere felici come si potrebbe imparare a fare qualsiasi altra attività, tutto quello che bisogna fare è non considerare lo studio della felicità come una perdita di tempo ma diventare degli studenti instancabili e costanti per apprendere la materia più utile e bella della vita.
Questi sono i primi 4 miti che rappresentano i principali ostacoli per raggiungere la felicità. Prossimamente conosceremo e sfateremo altre 4 convinzioni sbagliate che ti impediscono di essere una persona felice.
Alla prossima.
Foto di Heiko Brinkmann