Diventare mamma è un percorso lungo, faticoso, emozionante, stressante, appagante, massacrante e spesso sfinente.Ogni attimo, ogni minuto serve a far diventare una mamma davvero una mamma.
Ho voluto Vittorio (il piccolo unno), l'ho cercato ed è arrivato con facilità. Ricordo il periodo della gravidanza come un momento di benessere generale dove immaginavo il mio cucciolo come un bellissimo bambolotto.Poi il parto e quei tre giorni in ospedale dove me lo guardavo, dove mi gustavo ogni suo più piccolo movimento e dove imparavo i primi passi; in quei giorni ho provato la mia prima grande emozione nei suoi confronti.Poi a casa, e qui è diventato tutto difficile, un periodo in cui mi sentivo ospite a casa mia, in cui guardavo avanti e non vedevo nulla.Alcuni momenti erano bellissimi e ricchi di soddisfazione, ma altri creano una confusione sui miei sentimenti che spesso arrivavo a pensare: “ma chi me l'ha fatto fare”.Sono passate ore, giorni ed anni ed ogni attimo passato con lui ha costruito l'amore intenso che provo per il mio unno.Il mio amore per lui è fatto di ansie, paure, arrabbiature, malessere, gioia, felicità, sonno, stanchezza, nervosismo, gioco, risate, sorpresa.
Essere mamma è magnifico, ma non è sempre quel mondo dorato che la società ci costringe a raccontare. Essere mamma è tutto questo, nel bene e nel male.
Avvolte mi domando se lo rifarei.... ma rimando al mio diritto all'incoerenza e dico: “a volte si, a volte no”
Con questo post, oltre a voler condividere i miei pensieri più intimi con voi, partecipo anche al primo giveaway di MammaMoglieDonna.