
Match point è un film che mette in scena una vicenda tragica già conosciuta nel genere letterario, ben costruito, avvincente nella sua semplicità, che non risparmia qualche colpo di scena. A questo giro Allen decide di abbandonare la sua brillante ironia cimentandosi in qualcosa di serio ma forse, per i fan più accaniti, non riuscito come le opere precedenti, a mio avviso invece lo è.Una pellicola che scorre velocemente, soffermandosi più volte sulla psicologia del protagonista, che incarna perfettamente l'uomo moderno, che in un momento cruciale della sua vita si trova in bilico tra la passione e la tranquillità che può offrire una vita agiata fortemente cercata e voluta. Nel tennis il match point è ciò che segna la fine della partita e nella vita spesso è proprio l'ultimo punto a fare la differenza. In questa società segnata dall' "egomania" il senso della morale si perde lungo la strada. Ad un torto commesso non segue più la pena, la sua massima conseguenza è il senso di colpa, effimero, che svanisce in fretta per lasciare posto al godimento della propria fortuna. Non sempre legge fa rima con giustizia, speravo che almeno nei film fosse così.