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Essere un fiero motociclista....

Da Ergalmgp
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Oggi non vi voglio mostrare nessuna bella creazione di customizer dal mondo,non voglio fare nessuna guida tecnica ne postare un bel video sulla nostra passione : oggi voglio parlare della passione e basta.
Punto 1 : condividere l'informazione.
Quando ero un ragazzino frequentavo un Vespa Club con il quale mi cimentavo in gare di regolarità e raduni. Ero il piu piccolo ma ero l'unico che si faceva la manutenzione da solo. Ogni volta che chiedevo un informazione tecnica trovavo un muro, un muro fatto di un omertosità che stentavo a comprendere. Ci rimanevo male e ho iniziato a studiare,a sbagliare in officina spendendo soldi inutilmente ma creando un bagaglio di skills che mi è rimasto dentro.
Ho sempre odiato chi non vuole divulgare nozioni. Posso comprendere di tenersi per se qualche piccolo trucco del mestiere ma non oltre.
Quanto è bello stare ore ed ore a parlare di un particolare motore,condividere "chicche" tecniche , di produzione,talenti di uomini che hanno condiviso tutto il loro sapere per creare dei mezzi che hanno fatto la storia.
Fanculo gli omertosi! siete voi che state in officina chiusi convinti che qualcuno voglia copiarvi e siete sempre voi che non avete creato nulla di memorabile.
Punto 2 : essere consapevoli e rispettosi della propria passione e della categoria di appartenenza.
Non amo le faide tra gruppi di motociclisti ma a volte comprendo il perchè si creino.
Tralasciando il discorso M.C., voglio affrontare quello delle "categorie".
Ognuno strada facendo si sceglie una categoria di appartenenza : sportivo da pista,tourer,amante del mondo Kustom nel quale includo anche il panorama Cafè Racer, motociclista occasionale o della Domenica,scooterista eccetera.
Denigrare una categoria alla quale non si appartiene non è una bella politica: è sintomo di scarsa intelligenza e sopratutto mancanza di rispetto. Posso dire " ok, non mi sono fatto una moto da 15mila euro con l'abs e le borse laterali perchè non è quello che cerco " ma non è bello dire " i Bmw sono moto da incravattati ed odio chi li compra" . Lo so a volte non è facile trattenere questi pensieri ma cercate di farlo per il principio del " non fare agli altri quello che non vorresti che sia fatto a te".
L'unica cosa che posso dire di non politicamente corretto è : VOI CON LO SCOOTERONE NON CHIAMATE " MOTOCICLETTA " QUELLA COSA A DUE RUOTE DI PLASTICA CHE CAVALCATE! SI CHIAMA SCOOTER ED HA UN VARIATORE. Non è denigratorio chiamare scooter una cosa che si chiama scooter sapete? ma è denigratorio chiamare moto una cosa che si chiama scooter!
bene
Punto 3 : Lo spirito della motocicletta
Andare in moto non è piegare piu del tuo amico,arrivare prima,fare 500 metri su una ruota davanti il bar. Quelli che fanno queste cose sono piloti o stuntman.
Andare in moto è fondersi con lei,assaporare la strada,ricevere la scarica d'adrenalina dal motore ma senza ammazzarsi.
Una volta vidi dei ragazzi fuori un bar guardare le gomme di tutte le loro moto e vedere chi aveva piegato di piu. Step successivo : il gruppo che ripartiva per superare il limite. Step finale : moto a terra ,pilota infortunato e giornata finita male . Morale : Che cosa hai guadagnato ? nulla,ci hai solo rimesso.
Non voglio affrontare altri punti perchè dopo si finisce troppo nella psicologia umana e non sono nessuno per innalzarmi giudice di una passione. Ho approfittato di questo mio piccolo spazio per esprimere un parere dopo un po d' anni di militanza motoristica nonostante la mia giovane età.
Loud and Proud
Ergal

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