
L’Estate di San Martino, legata alla leggenda del mantello di San Martino, è molto antica e non si sa quando sia stata associata dalla memoria popolare e contadina al bel periodo che caratterizza la seconda decade di novembre. Queste giornate intorno al 11 novembe e che noi chiamiamo Estate di San Martino, nei Paesi anglosassoni vengono definiti Indian Summer: Estate Indiana.
La storia ci insegna che un tempo l’11 novembre segnava per i contadini la fine di un anno di lavoro e il momento in cui scadevano i contratti agrari. Così se il contratto non era rinnovato bisognava partire per altri campi. E proprio da questo “fare San Martino” è divenuto sinonimo di traslocare.
Prima di partire, dato il clima mite, gli agricoltori uccidevano il maiale con cui pagavano il loro affitto e con quel che rimaneva facevano una grande mangiata . Alla scadenza dei contratti si aprivano anche le botti per assaggiare il primo bicchiere di vino novello accompagnato alle castagne e ai dolci tipici del periodo. Nel corso dei secoli questo giorno si è difatti trasformato in un evento di tipo enogastronomico.
In Italia le tradizioni legate all’estate di San Martino sono molteplici e ogni Regione festeggia l’Estate di San Martino che “dura tre giorni e un pochinino” con sagre, eventi, feste che hanno come protagonisti il vino, le castagne, i funghi, l’olio, le frittelle, i biscotti e centinaia di altre specialità.

