L’Estate di San Martino, legata alla leggenda del mantello di San Martino, è molto antica e non si sa quando sia stata associata dalla memoria popolare e contadina al bel periodo che caratterizza la seconda decade di novembre. Queste giornate intorno al 11 novembe e che noi chiamiamo Estate di San Martino, nei Paesi anglosassoni vengono definiti Indian Summer: Estate Indiana.
La storia ci insegna che un tempo l’11 novembre segnava per i contadini la fine di un anno di lavoro e il momento in cui scadevano i contratti agrari. Così se il contratto non era rinnovato bisognava partire per altri campi. E proprio da questo “fare San Martino” è divenuto sinonimo di traslocare.
Prima di partire, dato il clima mite, gli agricoltori uccidevano il maiale con cui pagavano il loro affitto e con quel che rimaneva facevano una grande mangiata . Alla scadenza dei contratti si aprivano anche le botti per assaggiare il primo bicchiere di vino novello accompagnato alle castagne e ai dolci tipici del periodo. Nel corso dei secoli questo giorno si è difatti trasformato in un evento di tipo enogastronomico.
In Italia le tradizioni legate all’estate di San Martino sono molteplici e ogni Regione festeggia l’Estate di San Martino che “dura tre giorni e un pochinino” con sagre, eventi, feste che hanno come protagonisti il vino, le castagne, i funghi, l’olio, le frittelle, i biscotti e centinaia di altre specialità.
Quanto alla meterologia, la spiegazione di questo miglioramento del tempo nella seconda decade di Novembre, potrebbe essere nell’andamento tipico stagionale di questo mese, velocemente proiettato verso il clima invernale, ma che presenta anche dei tipici ritorni di tempo più mite, in un’alternanza caratteristica delle stagioni intermedie. Dall’analisi delle statistiche climatiche emerge che sull’Italia il periodo compreso tra l’11 e il 20 novembre è molto spesso caratterizzato dalla presenza dell’anticiclone mediterraneo che garantisce condizioni di tempo stabile e temperature miti. Alcuni meterologi sono propensi a credere che la causa si possa riscontrare nell’attraversamento da parte del nostro pianeta di polveri cometarie, in questo caso dello sciame meteorico delle Leonidi, che raggiunge il suo massimo attorno al 17 Novembre, e le cui polveri in atmosfera potrebbero essere una causa di questi rinforzi anticiclonici.