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Estate: in aumento gli italiani pronti a partire per le vacanze, ma diminuiscono i costi

Creato il 21 giugno 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Tanta voglia di vacanze, ma con parsimonia e senza troppe illusioni: anche perché, per il 45% degli italiani, quella del 2014 sarà ancora “un’estate di stagnazione”. Quindi sì a più vacanze, ma con maggior attenzione ai costi: cresce per la prima volta dall’estate 2010 il numero dei vacanzieri (+6%, pari a 1.542.000 di persone in più) ma la spesa media per persona registra un notevole passo indietro (-18% sullo scorso anno) attestandosi a 788 euro.  E’ questa la fotografia scattata dall’indagine Confesercenti-SWG sulle vacanze estive 2014.

(immagini.4ever.eu)

(immagini.4ever.eu)

I numeri dell’indagine Confesercenti-SWG sulle vacanze degli italiani. Quest’estate, gli italiani che hanno pianificato un viaggio o un periodo di ferie saranno il 64%, circa 27.242.000 di persone, mentre resterà a casa uno su tre. La spesa prevista complessiva dei vacanzieri è di quasi 21,5 miliardi di euro, in calo di circa 3,2 miliardi (-13%) sul 2013. Diminuisce anche la durata della vacanza: quest’anno gli italiani trascorreranno fuori casa in media 11 giorni, contro i 12 dello scorso anno ed i 14 del 2008, prima della crisi. Per quanto riguarda le destinazioni, la Spagna è in testa e si registra il “boom” della Croazia. In Italia la Puglia è la più gettonata in Italia ma in generale è in calo la voglia di mare.

Secondo il sondaggio, agosto rimane il mese preferito: lo sceglie la maggioranza degli italiani (54%, era il 52% nel 2013). Segue luglio, in ribasso dal 38% al 34%, e settembre, in cui andrà in vacanza il 18% degli italiani. Rispetto al 2013, quest’estate marca con evidenza l’allentarsi dell’ assillo economico. Scende di ben 11 punti (dal 53% del 2013 al 42%) il numero di coloro che rinunciano alla vacanza perché costa troppo, così come cala del 4% (dal 44% al 40%) il condizionamento delle disponibilità economiche sulle scelte per le ferie. Rientra anche la preoccupazione per la situazione dell’economia italiana (segnalata dal 16% contro il 19% del 2013 e il 22% del 2012). Resta in controtendenza, anzi in netta ascesa – come del resto segnalano i dati Istat sull’occupazione – il timore di perdere il lavoro, che passa dal 12 al 14%.

Le vacanze estive 2014 saranno anche abbastanza “conservative”: i vacanzieri che andranno nello stesso posto dell’anno precedente saranno il 38% (2% in più del 2013), così come quasi uno su tre si cucinerà da solo i pasti dell’estate (31%). Rimane alta la voglia di un viaggio all’estero: per la prossima estate hanno pianificato un viaggio fuori dall’Italia il 39% dei nostri concittadini. Pronti ad adattarsi, contrariamente a quanto si dice, alla cucina locale: è solo una leggenda metropolitana quella che descrive il turista italiano con la valigia piena di pasta, pomodori pelati, salami e salsicce e magari la caffettiera. L’81% del campione dichiara di mangiare cucina locale, solo il 10% cerca cibo italiano mentre un residuale 5% si porta gli alimenti da casa. Tra le mete prescelte, la Spagna (28%) comanda sempre la classifica; ma quest’anno potrebbe esserci il boom della Croazia, che sale di ben 8 punti nelle preferenze degli italiani, arrivando a un considerevole 18%. Bene anche la Grecia (dal 16 al 19%), mentre la Francia scende dal 24 al 19%.

Tra chi rimane in Italia la regione più scelta è la Puglia, che sale di tre punti toccando il 16%. Seguono Sicilia ed Emilia Romagna, in lieve ribasso e la Toscana che le tallona. Il mare – che nel 2006 raccoglieva il favore di piu’ di due terzi degli italiani (73%) – ora resta in testa alla preferenze dei vacanzieri, ma con il 48%. Seguono ben distanziate la montagna e le città d’arte attorno al 14%. Per individuare la propria vacanza, il 62% degli intervistati dichiara apertamente di verificare le opinioni degli altri su internet, mentre un 9% si affida alle guide specializzate. Solo il 29% non ama compiere questo tipo di ricerca e si affida a sistemi più tradizionali. Famiglia e coppia sono le “formazioni” più utilizzate, mentre appare in leggero calo di due punti (dal 24 al 22%) quella con gli amici. Il mezzo preferito per raggiungere i luoghi di vacanza resta di gran lunga l’auto, che verrà utilizzata dal 63%, mentre si segnala la crescita dell’opzione treno (dall’8% all’11%) ed un calo quasi simmetrico dell’aereo (dal 25 al 21%). Buona la propensione per un soggiorno in albergo: la sceglie il 35%, contro il 34% registrato lo scorso anno. Si tratta del primo segno positivo dal 2011. Cala, invece, la ricerca di case in affitto. Eppure la prudenza economica si avverte anche in queste scelte: si va un po’ di piu’ presso amici e parenti o nei bed&breakfast, mentre gli alberghi piu’ ricercati sono quelli a tre stelle, con un significativo aumento anche di quelli a due stelle (dal 7 al 10%).

(agi.it)

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