Probabile che molti di voi siano in vacanza o che, semplicemente, d’estate non guardino tv o film o serie e quant’altro.
Io sono dipendente, lo sapete. E quindi anche nei mesi estivi non ne posso fare a meno.
Anche perché, diciamocelo, ormai la tv non si ferma più, come quando ero bambina, riproponendo sempre e solo repliche. Perlomeno non solo.
Così, mentre negli States vanno in onda stagioni nuove di serie televisive note ai più, in Italia propongono show sui canali digitali più seguiti dai telespettatori.
Questo mese, quindi, ci becchiamo la nuova e ultima stagione di Dexter e, su Dmax, il programma dello chef Rubio Unti e bisunti.
L’ultima stagione di Dexter è partita il 30 giugno e promette di dare la giusta conclusione a una serie che ha accompagnato i suoi fan nella vita e nella mente di un serial killer fuori dal comune. E direi che ci aspettiamo una conclusione in grande stile, dopo una settima stagione deludente, forse la peggiore di tutte.Il pseudo-incesto tra Dex e Debra lo abbiamo trovato ridicolo e di cattivo gusto, mentre Dexter sembra aver perso il controllo sul suo Oscuro passeggero, in balia di sentimenti e della speranza di non essere solo in questo mondo. Il finale, poi, è stato quanto mai agghiacciante. Uccidere La Guerta sembrava inevitabile, ma è stato il segno per tutti che gli autori non hanno più idee fresche e geniali. Chi scopre il segreto di Dex è destinato a morire, d’accordo, ma coinvolgere Debra ha significato stravolgere l’unico personaggio davvero figo di tutta la serie.
L’ottava stagione, intanto, è già a quota due episodi e riprende il tema del rapporto con Debra e Dexter, con la ex poliziotta, ora investigatrice privata, ormai allo sbando, e anche il senso di solitudine di Dex come killer “buono”, rispettoso di un codice e una morale. Non voglio spoilerare troppo, ma pare che questa volta il nostro psicopatico preferito trovi “l’origine” del suo essere e la madre di tutte le sue azioni. Tuttavia, la storia appare sempre più sfilacciata e la nuova nemesi, sebbene non si sia ancora rivelata, mi dà l’idea di non essere ‘sta gran trovata, anche se credo che la sua presenza nella serie serva solo a far cadere l’ultima maschera di Dexter e calare il sipario. Staremo a vedere. The end has begun.
Tornando in Italia, Dmax ogni domenica ci propone una gran bella novità, già al suo terzo appuntamento. Unti e bisunti, un nome una garanzia.
Di che si tratta? Ma del programma più unto del momento, presentato da uno chef che è già un idolo.
Si tratta di un programma veloce e dinamico, che alterna immagini suggestive di splendide città a frame succulenti di cibi che fan venire l’acquolina in bocca. Beh, insieme a una buona dose di disagio, quando vedi che RuBBio se magna tutto co’ ‘e mani! (lo chef, che ve lo dico a fare, è di una romanità sentita e contagiosa…daje!). Con quei suoi bei baffoni dalla punta in su, il nostro Street Chef ingurgita qualsiasi cosa, dal cuore di tonno crudo alla pagliata, da un panino con frattaglie a un supplì più grande della sua bocca, mentre sullo schermo appaiono padelle unte che indicano calorie, energie e tempi di digestione, con un bel burp! finale, che ci sta tutto. #adoro
Non ha paura di sporcarsi, Chef Rubio, né i suoi baffi – ormai il suo brand – né le sue mani, pronte a sfidare i cuochi di strada e cercare soluzioni alternative che, però, rispettino la tradizione. Il risultato è una sfida divertente e gustosa, in cui il nostro chef ha la possibilità di scherzare con gli sfidanti e, in qualche modo, di autocompiacersi, dandoci un’immagine di chef “cazzuto” e sicuro di sé… per poi rendersi conto poco dopo che Rubio, in realtà, non è cazzuto per niente, anzi, a volte si rivela alquanto buffo e ridicolo. Lo chef, però, sa stare allo scherzo e proprio per questo è già diventato uno dei personaggi più amati di questa estate televisiva.
Unti e bisunti risulta un programma piacevole e interessante. Le camminate di Rubio per mercati e stradine, alla ricerca dei piatti che contraddistinguono il Paese da Nord a Sud, permettono allo spettatore di scoprire luoghi e pietanze spesso sconosciute e poco noti, appartenenti a tradizioni culinarie molte volte lontane tra loro, mentre Rubio con il suo atteggiamento quasi “da ghetto” ci regala momenti simpatici, fatti di mangiate rudi e appiccicose, birre bevute direttamente dalla bottiglia e battutacce, che danno al programma l’alone tipico dei programmi targati Dmx, ma allo stesso tempo lo rendono la vera nota divertente all’interno di una serata domenicale a dir poco dormiente.
Unti e bisunti con Chef Rubio spacca. E non c’è nient’altro da aggiungere, se non un altro BURP.