Estate per te, fa' ch'io sia
Quando i giorni d'Estate si saranno involati!
La tua musica anche, quando il Caprimulgo
E l'Oriolo - saranno andati!
Per sbocciare per te, sfuggirò alla tomba
E sopra vi spargerò la mia fioritura!
Ti prego coglimi -
Anemone -
Il tuo fiore - per sempre!
"Tra cento anni a cosa servirà tutto questo?"
Così scriveva Emily Dickinson, alla giovane età di 15 anni, ponendosi domande su cose decisamente più grandi di lei. E se ancora lo svolgersi reale della sua esistenza è un mistero che non ha trovato definitiva risposta, la forza della sua poesia ha dimostrato che quanto da lei vissuto, pur nella sua singolarità, non è stato invano. Le sue contraddizioni e il suo sentire, infatti, incompresi alla sua epoca, diventano ogni giorno più attuali, facendocela apprezzare sempre più e sentire vicina come non mai.Le sue poesie sono vicine alla natura, permeate di lirismo e allo stesso tempo intrise dalla forza della natura.
Nata e vissuta in epoca vittoriana, in una cittadina del New England, Massachussets, dall’età di 35 anni e per vent’anni fino alla sua morte, per ragioni di diversa natura di cui non si arriverà mai a conoscere l’intera verità, scelse di chiudersi al mondo,non uscì più da casa, si estrainò , e scelse di vestire unicamente di bianco, sottolineando così la sua ferma decisione di sentirsi e voler essere considerata una via di mezzo tra una monaca ribelle ed una vergine vestale, posta a difesa del suo rifugio clandestino: la stanza sopra le scale, al secondo piano della sua abitazione dove era libera di essere se stessa ed esprimersi componendo le sue liriche.
Questa che presento ed inizia con: " Estate per te, fa ch'io sia..." la trovo il più bel verso d' amore mai scritto.
Sarà che amo tanto l' estate, ma dire a qualcuno: sei come l' estate per me,è come una musica di Mozart che mi risuona nelle orecchie, e se non lo sapete Mozart può essere talmente amoroso e giocoso che gli hanno dedicato anche dei deliziosi cioccolatini: le palle di Mozart.