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Sinossi
Alba, tormentata e sfuggente, riceve dopo dieci anni la visita di Fabrizio, suo cugino, che vive a
Milano e che, dopo tanto tempo, decide di rivederla. Un treno notturno lo ha immerso nel caldo afoso
del sud per portarlo da lei.
Cosa è successo? Perché i loro incontri, un tempo frequenti, si sono interrotti all’improvviso? Perché
Alba lo ha aspettato per anni e lui non è più tornato?
Dopo una prima diffidenza, l’affetto rinasce, evolve in un amore delicato e pericoloso che impedisce a
Fabrizio di svelare il motivo reale della sua visita.
Un segreto si annida tra gli scuri di casa Malaspina, i silenzi dei genitori, l’inquietudine della ragazza.
Qualcosa che Fabrizio conosce e vorrebbe rivelare, ma l’amore fa saltare i piani. Alba scopre il
segreto e trova una soluzione. La migliore, secondo lei.
Note di Regia
Esterno Sera nasce dalla necessità di poter raccontare l’universo emotivo di Alba, figlia di fine
millennio, disinteressata alle paillettes, ai lustrini, alle superfici lucide. Alba, che avanza nell’atmosfera
pastosa della notte, della periferia e del whisky, barcolla per le strade per l’amore perennemente
mancato. Soprattutto quello di Umberto, suo padre.
Alba è bella, ma nessuno riuscirà a farglielo credere perché il padre non gliel’ha mai detto e, sospinta
da un sentimento di inadeguatezza affettiva, quella figlia cammina sulla fune tesa di una vita giocata
al limite. Poche luci, molte ombre.
Esterno Sera è anche il desiderio di raccontare l’amore così come lo si sogna quando si è
adolescenti. L’amore mai mortificato, l’amore al centro, l’amore-vita. E’ quel sogno violento senza
obiettività che mette in ginocchio e che, tanto più è amaro, tanto più appare appetitoso. E’ l’energia
dell’immediatezza che non conosce educazione, che non rispetta compromessi. La scelta di vivere
ascoltando solo il cuore ed i brividi della pelle. E’ il luogo oscuro dove il bene e il male si confondono
sull’asfalto nero su cui lei corre, senza sapere se arriverà alla fine.
Esterno Sera racconta che niente è rischioso per chi è convinto di non avere nulla da perdere, poiché
il peggio che potrebbe accadere sarebbe perdere se stessi.
Esterno Sera mi ha offerto la possibilità di approfondire un mio particolare interesse per la Famiglia.
Un gruppo di persone, legate da un vincolo inscindibile, impegnate a perseguire il benessere affettivo
e materiale dei membri che ne fanno parte. Spesso accade però che la strada principale si smarrisca
e che le mura domestiche si trasformino, per forza contraria, nel luogo di produzione di precarietà e
solitudine.
Per spiegarne le motivazioni, esistono infinite ragioni. Io non ho alcuna velleità di individuare il
fondamento scientifico di disagi o di incomprensioni, ho semplicemente voglia di raccontare una storia
di emozioni attraverso la poesia dell’immagine in movimento.
Barbara Rossi Prudente