Estonia-Inghilterra 0-1: Rooney da 4, la punizione è da 8. I voti degli inglesi

Creato il 12 ottobre 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
12th ott, 2014 · commenti

Estonia-Inghilterra 0-1, le pagelle degli inglesi

Hart, sv. L’Estonia non gli dà possibilità di distinguersi con uno dei suoi soliti errori.

Chambers, 5.5. Qualche buon cross, ma poco propositivo considerato anche che non deve praticamente preoccuparsi della parte difensiva. E’ alla terza presenza in nazionale, può crescere e diventarne un pilastro.

Cahill, 6. Qualche intervento fuori tempo, colto di sorpresa all’inizio. Ma sarebbe ingeneroso affibbiargli un’insufficienza contro avversari di così poca pericolosità affensiva.

Jagielka, 6. Più diligente del compagno di reparto, prova anche qualche sortita offensiva per replicare il gol contro San Marino. Al contrario di Cahill, troppo poco per meritarsi qualcosa in più.

Baines, 6. Ha più personalità, oltre che un piede immensamente più educato, di Chambers e si vede. Bello il cross che Rooney cicca clamorosamente, prova sempre a creare superiorità sulla sinistra ma non sfonda.

Delph, 6. Ci mette tanta corsa, a volte troppo pasticcione in fase di costruzione. Una sua folata provoca il secondo giallo di Klavan. Non sarà Gerrard, ma ha pieno diritto a giocare in quest’Inghilterra. Abbandona il campo quando Hodgson si sbilancia alla ricerca dei tre punti.

Wilshere, 5.5. Dice di voler apprendere da Xabi Alonso e Pirlo, ma il sospetto è che non diventerà mai un regista. Hodgson dovrebbe battere altre strade, solo l’immensa qualità del giovane dell’Arsenal lo tiene a galla. E’ reso innocuo dalla posizione arretrata quando le sue qualità di inserimento, soprattutto in questa partita e con questi ritmi, potrebbero fare la differenza.

Henderson, 5. Partita incolore della mezzala del Liverpool. Il punto è proprio questo, Henderson forse non ha il passo per quel ruolo e non ha nemmeno la qualità necessaria per prendersi l’Inghilterra sulle spalle in cabina di regia. Quando la palla passa dai suoi piedi il gioco diventa terribilmente più lento. Prevedibile anche con le conclusioni dalla distanza.

Lallana, 6.5. Probabilmente il migliore dei suoi, almeno per impegno, corsa e pericolosità. La precisione, stasera, non è il suo forte ma almeno ha il merito di creare scompiglio nella retroguardia estone che stasera sembrava Tassotti-Baresi-Costacurta-Maldini.

Welbeck, 4.5. Pagherebbe oro per avere qualche praterie dove poter sfogare la sua corsa, le lunghe leve unite alla tecnica appena sufficiente per un calciatore della sua fama (è comunque protagonista dell’unico spunto degno tecnicamente di tutta l’Inghilterra nel primo tempo) rendono la sua presenza quasi dannosa. Il gioco dell’Inghilterra non è propriamente quello dell’Arsenal, purtroppo per Welbeck.

Rooney, 6. Due voti in più per la meravigliosa punizione che decide la partita. Novanta e passa minuti farciti di errori di ogni genere, di cui almeno due clamorosi sotto porta. Non è stata la serata del capitano. O forse sì….

Chamberlain, 6. Qualche spunto degno di nota, non spacca in due la partita come sperava Hodgson.

Sterling, 6.5. A differenza di Chamberlain, il suo impatto si nota eccome. Semina il terrore in un paio di occasioni nella retroguardia di casa.

Lambert, sv.

Hodgson, 5. L’Inghilterra è un pianto. Non servono né sei punti né il buon secondo tempo (solo secondo) contro San Marino per giudicare sufficienti gli ultimi quattro giorni. Wilshere non è un regista, Henderson e Welbeck a volte neppure dovrebbero essere presi in considerazione in partite come questa. Roy non decolla.

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