et habemus maritinum…

buste di carta per gettare la carte e le buste

Il marito esce dal ripostiglio trionfante, con in mano una scatola di detersivo per lavatrice.
In momenti di magra come questi (c’avete fatto caso? La metà del mese corrisponde ormai a momenti di magra…) anche tale ritrovamento dona speranza e gioia.
Comunque, dopo il felice ritrovamento, il maritino si è sistemato sul divano (c’è per caso qualche altra partita del mondiale?).
E dopo essersi sistemato sul divano, mentre io sono al computer a leggere una interessantissima tesina sull’insegnamento dell’algebra nella scuola media [:-P], mi lancia un urlo.
Più che un urlo, una domanda:
“Che cos’è quella busta con dentro altre buste che c’è nel ripostiglio?”
Ora, sapendo che io tengo e riciclo e uso e riuso qualunque ammennicolo da cartoleria che giri per casa, ho pensato a qualche riciclaggio del genere.
Poi ho pensato a tutte le buste di carta che tengo per buttare la carta (comprese le buste -di carta- che non si possono più usare).
Poi ho pensato a delle cartellette con dentro delle buste con dentro del materiale di scuola.
Poi ho pensato che era meglio andare a vedere.
E ho trovato questa “busta”
che aveva dentro cose tipo queste (“buste” effettivamente):

buste per i tempi duri

Se poi vi state chiedendo come mai il maritino non ha preso in mano il sacchetto-busta e non ci abbia dato un’occhiata per vedere che cosa c’era nella busta con dentro le buste,
bene, me lo sto chiedendo anch’io.