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ET telefono al pub

Creato il 13 dicembre 2012 da Lacocchi @laCocchi
Nella gelida landa Albionica, dove le persone fanno tutti gli stracazzi propri non curandosi del prossimo, compreso pestare piedi con passeggino e bicicletta, dove ci si siede a mangiare il pranzo dividendo il tavolo con sconosciuti, dove si legge il giornale altrui in metro allungando gli occhi, il collo e girandosi di scatto per non essere colti in flagranza di reato, si trovano pochi e rari esemplari di people person. Una people person è una persona simpatica, divertente, che parla con tutti, neonati inclusi, gentile e che riesce sempre a fare contenti tutti.
Nella gelida landa che prende il nome di Albion, io sono una people person. Io vado d'accordo con tutti, e parlerei anche con i bidet, ci fossero bidet.  E io organizzo eventi, e quindi parlo con tutti e rispondo a telefonate che ogni tanto mi fanno preoccupare dello stato mentale delle persone.  Ogni tanto, quando rispondo al telefono, ho l'impressione che dall'altra parte ci sia ET, che, con un filtro da vocina da vecchia isterica o donna psicolabile, o signore sull'orlo di una crisi di nervi, mi pone domande assurde per mettere alla prova le mie doti incredibili da persona della gente, come da mia traduzione letteralissima.
Lunedì, ore 14. Squilla il telefono.  E' una donna psicolabile che cerca un tavolo. "Vorrei un tavolo per le 13."
"Ma certamente Madam! Per le 13 di che giorno? Domani?"
"Per le 13 di oggi. Voglio venire ora al pub a mangiare." "Madam, ma sono le 14... Vuole venire domani?"
"VOGLIO UN TAVOLO PER LE 13 DI OGGI!" 
E poi ha riattaccato, perché io le ho detto che persona della gente sì, ma tornare indietro nel tempo non rientra nelle mie incredibili doti. Sorry.
Domenica, ore 13, nel bel mezzo di una dozzina di arrosti della domenica e bambini frignanti. ET telefona al pub con vocina da signore anziano, sprovvisto di cibo per il weekend. "E' il pub?" "Sì?" "Avete del pane? No perché io non ho più pane per la mia colazione e non posso camminare e se voi avete pane me lo potreste portare." "Ehm, ma signore veramente siamo nel bel mezzo del pranzo e non saprei chi mandarle e perché non fa la spesa online, eh?" "Ma lei scherza, io ho sempre chiesto il pane al pub e me l'hanno sempre portato."
La people person è anche brava a fingere di mettere in comunicazione ET con il manager, e poi, incredibilmente, attaccare il telefono in faccia ai pazzi.
Mercoledì sera, ore 17. ET questa volta telefona al pub con vocina da ragazza isterica che pretende un tavolo silenzioso e fa troppe, molte domande a cui nemmeno una veggente potrebbe dare risposte. Un tavolo per due, in un posto silenzioso. Ci sarà silenzio stasera al pub? Non saprei, potrebbe esserci molta gente, c'è una festa.  Ci saranno molte persone? Come ho detto, potrebbero esserci molte persone, c'è una festa. Di chi è la festa? Signorina, sono informazioni riservate, non posso dirle di chi è la festa, mi spiace. E va bene, non è di molto aiuto, non vorrei arrivare e trovarmi in mezzo a molta confusione. Quante persone di quella festa useranno il bagno?  "Signorina, ma perché non consulta i tarocchi e poi richiama?" "OK." E ha riattaccato.
Venerdì, ore 15.30. ET sta volta ha la vocina di un signore sulla quarantina, che parla sottovoce, che io non lo capisco e continuo a ripetergli cosa, come, cosa dice, per quando, che nemmeno le nonne all'Amplifon.
"Vorrei un tavolo per stasera, siamo in due e due cani. Due cani grandi, due Labrador. Ha un tavolo?"
"I cani, di preciso, mangiano?"
"No, grazie, mangeranno prima. Però magari se avete una ciotola per l'acqua... così bevono qualcosa anche loro."
Ora ditemi se non devo pensare che ci sia davvero un ET che chiama al pub per farsi quattro risate.  Per testare la mia incredibile resistenza alla gente, per poi cambiare l'aggettivo people person in people, scappate prima che vi meni.

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