Victoria Álvarez è cresciuta circondata dai libri. Sin da piccola ha avuto una spiccata propensione per la scrittura. Ha vinto una lunga serie di concorsi letterari che l’hanno portata alla pubblicazione del suo primo romanzo. La meticolosa ricostruzione storica, l’ambientazione curata nel dettaglio, un cast di personaggi indimenticabile, il tutto accompagnato da una penna dall’indubbio valore letterario, l’hanno imposta come una delle voci più interessanti del panorama attuale. Eterna è un vero fenomeno internazionale, in corso di pubblicazione in diversi paesi stranieri. Negli ultimi anni l’autrice ha vissuto tra Parigi, Roma e Salamanca, dove sta attualmente portando a termine un dottorato in letteratura.
Titolo: Eterna
Autore: Victoria Alvarez (Traduttore: Laura Miccoli)
Serie: //
Edito da: Fanucci (Collana: Tif EXTRA)
Prezzo: 16,90 €
Genere: Storico, Paranormal Romance, Giallo, Mystery
Pagine: 512 pag.
Voto:
Trama: Londra, 1888. Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre… Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni. È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi…
Recensione
di Nasreen
Con Eterna di Victoria Alvarez, ventiseienne spagnola laureata in Storia dell’Arte, abbiamo finalmente modo di leggere, dopo tanto tempo, un bellissimo romanzo gotico paranormal romance autoconclusivo, la cui ambientazione, nella Londra vittoriana, conquista il lettore fin dalle primissime pagine.
Copertina originale
Il romanzo si svolge in tre parti, e nell’arco delle sue 512 pagine ci viene raccontata la vita di Annabel Lovelace, fin dalla tenerissima età in cui, affidata alle cure degli zii, scorrazzava serena fra le lapidi del cimitero londinese di Highgate.
È il 1888, quando incontriamo per la prima volta la piccolissima Annabel, con la sua testa fulva di capelli rossi come il sangue, l’incarnato pallido e un cuore grande ma purtroppo malato, al punto che la bambina sopravvive solamente grazie a delle amare gocce, estratte dalle foglie di un erba potenzialmente letale, la digitale.
Sarà proprio a causa di questa malattia che Annabel sarà costretta a vivere continuamente ad un soffio dalla morte, e questo le permetterà di entrare in contatto con il regno dei morti, vedendone le anime fino a quando, queste, non abbiano avuto la possibilità di risolvere le loro faccende in sospeso e, quindi, di passare oltre.
I primi anni della vita di Annabel si svolgeranno, quindi, con gli zii, custodi del cimitero di Highgate, e a causa dell’astio dello zio nei confronti della madre – donna scarlatta, nel malfamato quartiere di Whitechapel – la piccola non avrà altro che qualche carezza da parte della zia, una bara nella quale dormire.
Le cose prenderanno una brutta piega quando, a causa degli efferati omicidi di Jeck Lo Squartatore, la madre di Annabel verrà uccisa e si ripresenterà davanti la bambina, silenziosa e triste, causando quando un attacco di cuore alla bambina che, in preda al terrore, si catapulterà dalla zia in lacrime, apprendendo l’amara realtà proprio dai rappresentati di Scotland Yard, arrivati al cimitero per notificare l’avvenuto decesso della madre.
Da quel momento, lo zio comprenderà e deciderà di sfruttare il potere della bambina per fare soldi e, assieme ad un nuovo letto, arriveranno anche molti clienti in cerca di conforto, facendo guadagnare ad Annabel nome di Fata di Highgate.L’equilibrio precario in cui vive la bambina, si interrompe quando, per una serie di circostanze si ritroverà a dover fuggire dallo zio, lontano dal cimitero, e incontra il suo Cavaliere Senza Nome, ragazzo dagli occhi grigi e dai modi gentili. Un incontro fortuito ma che le entrerà nell’anima, conquistandola e catturandola definitivamente.
Passano dieci anni e la giovane donna che rincontriamo, ci si presenta come una famosa medium, affermata e indipendente da tutto e tutti. Una delle poche donne che, alla fine del 1800, fosse in grado di vivere da sola e di esercitare la professione senza essere tacciata di pazzia. Annabel è giovane, forte, coraggiosa, testarda e accudita amorevolmente dalla zia e dall’apprendista, che ama come una figlia.
Sarà proprio in questo contesto che avrà modo di incontrare nuovamente una vecchia conoscenza, o meglio due! Finalmente scoprirà l’identità del suo Cavaliere Senza Nome, che continua ad amare da dieci anni, e un vecchio cliente di quando era La Fata di Highgate, un bambino, oggi uomo, chiamato Nathan Willoughsby, oggi membro di Scotland Yard e incredibilmente veloce nel ricollegare Annabel con la bambina di Highgate e gli omicidi di Jack Lo Squartatore, come nell’innamorarsi della donna.
Questi due uomini saranno i perni centrali dell’esistenza di Annabel che, alle prese con un amore apparentemente impossibile, un uomo che la ama ma che continua a scavare nel suo passato e convinto che abbia attualmente dei legami con l’anima di Jack Lo Squartatore e del tutto intenzionato a salvarla da se stessa, un accusa di internamento per follia derivante dalla sua attività di medium e una madre, che nonostante i costanti richiami, continua a negarsi, anche nell’aldilà, lasciandola orfana e in preda a dubbi sulla sua stessa esistenza, continuerà a combattere contro tutto e tutti per di proteggere se stessa e la persona amata, viva o morta che sia.
Eterna è una romanzo sublime, avvincente e semplicemente magnifico in ogni sua sfaccettatura. Lontano dall’essere una semplice storia d’amore, sotto molti aspetti è possibile quasi ritrovare lo stile dei grandi classici della letteratura inglese.
Lo stile è ricercato, curato e a tratti poetico, non è mai pesante e cattura il lettore fin dalle prime pagine, trascinandolo letteralmente fra i freddi vicoli della spettrale e spietata Londra ottocentesca. Le descrizioni della città, come della società che la abita, sono assolutamente accurate, sempre presenti ma mai invadenti. Ricchi di particolari, indizi storici e romanzati che si intrecciano e mescolano con inusuale maestria, portando il lettore, pagina dopo pagina, a risolvere il grande enigma della vita della medium Annabel assieme alla ragazza stessa, soffrendo e ridendo con lei.
I personaggi sono semplicemente “vivi”. Caratterizzati con attenzione e perizia, sono tutti, nel bene e nel male, capaci di entrarti dentro a partire dall’orribile Tom Lovelace, nonostante il suo essere assolutamente ignobile, l’autrice è riuscita renderlo autonomo e “in grado di farsi odiare”, come fosse vero.
Un particolare accento va riportato nei confronti della coppia Annabel e Lord Victor che, nonostante avrebbe potuto rivelarsi una storia d’amore superficiale, perfino grottesca, non fa altro che trasmettere una forza, un coinvolgimento e una passione che raramente è possibile scorgere. dopo un primo momento di perplessità, l’autrice vince e conferma la sua bravura: pochi protagonisti sono stati in grado di catturare al tal punto.
Assolutamente da menzionare il finale: perfetto. Incredibilmente l’autrice ha compiuto una scelta ardita, spesso impopolare, ma proprio per questo degna di questa opera. Un finale perfetto, che non sarebbe stato possibile accettare altrimenti, ogni altra versione avrebbe solamente rovinato quello che, a parere di molti, è uno dei romanzi storici, paranormal romance, dalle sfumature poliziesche noir, più belli del 2012!