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Eternelle

Da Omonero

A8L5ofPyTTU0nLZ9JDLWYduUgJTBISaka Eternal
CANADA 2004

cast: Conrad Pla - Caroline Néron - Victoria Sanchez - Sarah Manninen - Ilona Elkin - John Dunn-Hill
regia: Wilhelm Liebenberg - Federico Sanchez
soggetto e sceneggiatura: Wilhelm Liebenberg - Federico Sanchez
fotografia: Jamie Thompson
musica: Mysterious Art
durata: 108 min.
INEDITO

VALUTAZIONE:
corvi06
 1/2


Spoiler che servono

“La tua testa è piena di molte strane cose…che urlano per uscire”

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Jessica è in crisi, insoddisfatta ed annoiata; il rapporto con il marito è teso e consumato ed i due vivono insieme per routine e per amore del figlio piccolo.
Alla ricerca di emozioni dimenticate la donna si iscrive ad una chat erotica e lì conosce l’affascinante Elisabeth, creatura splendida ed enigmatica che, dopo averla irretita, la invita nella sua villa fuori città. Jessica, ammaliata dalla conturbante donna, accetta compiacente il rendez-vous saffico, disponibile a tutto…ma non a quello che avverrà. Nel momento “topico” dell’incontro, infatti, Elisabeth mostra la sua vera natura, sgozzando Jessica e nutrendosi del suo sangue.
Storia di ordinaria follia? Forse. O forse dietro c’è qualcosa di oscuro e segreto che va oltre il gesto insano della bionda.

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Tre giorni dopo l’auto di Jessica viene ritrovata abbandonata nel parcheggio di un supermercato e la donna sarebbe destinata a diventare l’ennesima persona scomparsa nella caotica Montreal, se non fosse moglie di Raymond “Ray” Pope. Già, perché Ray è un poliziotto ed uno di quelli tosti. Una specie di commistione tra “Dirty Harry” ed il “Cattivo Tenente”; un tutore della legge duro e non troppo puro, che non usa mezze misure per raggiungere i suoi scopi e che nel torbido ci sguazza bene, visti gli ambienti che frequenta (più per piacere che per dovere) e che ha un senso della morale tutto suo, che non gli impedisce di avere rapporti sadomaso con la moglie del collega, corteggiare la baby sitter 15enne del figlio e guidare auto d’epoca acquistate con proventi non molto legali (almeno a sentire quelli della Disciplinare).
Incapace di accettare quella che sembra una “fuga d’amore”, l’uomo ci mette poco a risalire alla chat (grazie all’aiuto della nerd baby sitter) e da lì a rintracciare Elisabeth Kane. Ne segue un confronto schietto e diretto che da il via alle ostilità tra i due. Ray è convinto di essere il più cazzuto, ma non tarderà a scoprire che è la donna ad “avercelo più duro”….
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Film semplice semplice, all’apparenza, ma con intriganti punti d’appoggio che gli donano una specie di singolarità.
Tanto per cominciare è uno dei pochi film di vampiri senza vampiri. Nessun pipistrello svolazzante, o canini scintillanti o trasformazioni di sorta; il tutto è lasciato nell’ambiguità e anche la reale natura di Elisabeth non viene mai conclamata: si tratta veramente della crudele Elizabeth Bàthory (la crudele e realmente esistita “Contessa Dracula” ) o di una sua folle discendente che cerca di emularne le gesta? In ogni caso sia lei che la sua “partner in crime” Irina sono individui da cui tenersi alla larga; come è meglio non finire nel mirino del vizioso ed erotomane Ray. Per continuare, poi, c’è la rappresentazione dei personaggi; ogni figura femminile (dalla giovane baby sitter e la moglie di Ray alla folle e selvaggia Irina e la viziosa Nancy, amante di Ray) sembrano avere una doppia natura, quasi speculare, dove ogni tanto emerge una pulsione sessuale portante e che funge da pilastro per l’erotismo che permea il film. Infatti, anche senza scene esplicite di sesso (a parte un paio di approcci) o grandi nudità, ogni femmina nella pellicola viene rappresentata come una “portatrice sana” di sensualità e la storia stessa finisce per immergersi nelle pieghe della fascinazione erotica. Come spiega Elisabeth ad Irina: ” Non si tratta di uccidere. Si tratta di sedurre la tua preda. Deve guardare a te, desiderarti, non puoi prendere anime riluttanti….”

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Un film interessante, se osservato in una giusta ottica, dove non si cerca di creare empatia con i personaggi e che sembra limitarsi ad una cronaca degli avvenimenti, mostrandoci il duello tra due anime impure (Ray ed Elisabeth), caratterizzate egregiamente da Conrad Pla e Caroline Néron (più erotica che mai)  ed arricchito da una gustosa reinterpretazione musicale de “la Bohème” e “Que c’est triste Venice” (rigorosamente cantate in francese).
Una pellicola, come già detto all’inizio, ambigua, con personaggi ambigui e con un finale altrettanto ambiguo (e che a noi ce piace). Pla è un attore semi affermato che naviga tra serie tv e film di più ampio respiro (ultima interpretazione in “Riddick” 2013), mentre la Néron è una sorta di icona erotica (titolo meritato) canadese. Dei due registi (Lienberg e Sanchez) ne so ben poco, ma non sono l’unico, visto che IMBD gli accredita solo “Eternal”.
Più che un film sui vampiri; una storia sulla ricerca dell’immortalità.


Archiviato in:CINEMA, INEDITI Tagged: erotichorror, lunghi canini

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