Casale Monferrato: alle 3,27, tra molte proteste, dopo sei ore di consiglio comunale, è stato approvata la delibera del sindaco Giorgio Demezzi in cui si accetta l’indennizzo di 18 milioni e 300 mila euro offerta da uno degli imputati svizzeri alla sbarra per il processo Eternit. Anche Gad Lerner, monferrino d’adozione, ha voluto commentare la vicenda sul suo blog, e stasera, continuerà a farlo nella trasmissione “L’Infedele”. “E’ una vergogna generale e collettiva quella che invade la città di Casale Monferrato quando al termine di un lungo e difficile Consiglio Comunale, nella scorsa notte, si giunge alla votazione con cui la maggioranza di destra approva un vago atto di indirizzo in cui si da mandato all’Amministrazione di accettare i poco più di 18 milioni offerti a titolo risarcitorio dallo svizzero Schmidheiny, perché il Comune ritiri la sua costituzione di parte civile nel Processo Eternit”, scrive il giornalista.
Molti i manifestanti, i famigliari e tanta gente comune, contraria al “patto col diavolo”, che in questo modo avrebbe evitato spese ben più onerose per la bonifica. “Così facendo il Comune ha accettato una soluzione transattiva al ribasso, con clausola liberatoria totale e perenne, non interpretando affatto gli interessi della città, delle vittime, dei famigliari e dei cittadini che per anni dovranno convivere con il rischio amianto fino alla completa bonifica”, commenta l’ex assessore Fabio Lavagno.
Urla, pianti e lanci di monetine hanno accompagnato l’uscita dei consiglieri, scortati per evitare il contatto con i manifestanti.