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Etica aziendale o di prodotto?

Creato il 09 maggio 2011 da Gianlucaaiello
Etica aziendale o di prodotto? Durante le poche riunioni del Gruppo d'Acquisto Solidale (GAS) alle quali partecipo e riesco ad essere presente, mi è capitato spesso di affrontare il discorso della selezione dei fornitori.
Quando sono nati i GAS, il loro scopo principale era quello di eliminare ogni passaggio intermedio tra produttore e consumatore. La selezione dei produttori diventa l'argomento più importante per le caratteristiche che deve avere. Quasi sempre di medio-piccole dimensioni, a pochi kilometri di distanza, produzione biologica o ecologica o solidale, con una valenza sociale sul territorio.
Recentemente accade che il mercato dei GAS sia diventato una fetta economicamente importante e inizia ad accadere quel che mi aspettavo: nascono produttori o distributori con lo scopo di fornire i GAS. Non è proprio un male, ma sarebbe meglio se fossero le realtà esistenti a convertirsi secondo i principi richiesti dai GAS.
Ma cosa accade se alcuni produttori creano delle linee di prodotto dedicate ai GAS, mentre mantengono altri prodotti per il mercato tradizionale? A mio parere sarebbero produttori da scartare immediatamente in quanto i prinicipi detti sopra dovrebbero essere relativi all'intera azienda produttrice e non solo ad un suo prodotto.
La pensa così la partecipante ad un GAS bresciano che ha mandato una lettera alla società Astorflex, produttrice di scarpe e della quale si è parlato anche su Report, per contestarle l'avere creato una linea di prodotto solo per i GAS.
La lettera è sata ripresa su Altreconomia: Astorflex, riparliamone.

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