Negli ultimi tempi l'Etiopia è diventata una meta privilegiata per gli americani che vogliono adottare un bambino.
Gli alberghi sono pieni di coppie con bimbi e bimbe etiopi, vestiti a festa dai loro nuovi orgogliosi genitori,che sui seggioloni allestiti per loro nei ristoranti mangiano strani cibi a loro sconosciuti con le ditina delicate.
Forse sarà l'esempio di Angelina Jolie e Brad Pitt, che hanno adottato un piccolo etiope.
O più semplicemente la disponibilità di tanti bambini bisognosi e la disperazione di quei genitori che non riescono a tirarli su per l'estrema povertà o in quanto essi stessi gravemente ammalati.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) stima che attualmente ci siano quattro milioni di orfani e minori abbandonati, molti dei quali sono rimasti soli perchè i genitori sono morti di aids.
L'Unicef parla addirittura di cinque milioni e afferma inoltre che il 13% dei bambini in Etiopia ha perso un genitore o entrambi.
Con la siccità e carestia che ancora una volta stanno minacciando di questi tempi l'Africa Orientale, la situazione non può che peggiorare.
Ma poi ci sono anche quelli rapiti dalle campagne e portati in città a mendicare.
A farlo sono persone del luogo, non degli stranieri.
Se il bambino o la bambina è cieco/a o storpio/a va ancora meglio.
Le menomazioni impietosiscono i passanti e le elemosine fioccano più facilmente.
E, a sera, naturalmente il "ladro di bambini" s'impossessa di tutto il ricavato della giornata.
Anche questa, ahimé, è Etiopia!
Non solo quella di certa propaganda che la ritrae come un Paese in piena ripresa economica per via del boom edilizio,l'aspetto più appariscente del contesto, che riempie poi, in definitiva, solo le tasche d'imprenditori stranieri,andati fin laggiù per fare business.
A cura di Marianna Micheluzzi (ukundimana)