Etro: La nuova Collezione A/I 2015-16

Creato il 11 settembre 2015 da Moda Glamour Italia @ModaGlamour
Una stagione caratterizzata da un’ispirazione intimista, per la nuova Collezione A/I 2015-16 di Etro il comfort di un guardaroba che richiama il calore di un interno traducendosi in un rigoroso stile metropolitano. La profusione di elementi decorativi - patchwork di broccati, tessuti d’arredamento, jacquard, sono motivi ispirati ad antichi tappeti - è stata pensata in una serie di combinazioni cromatiche simili che produce un effetto di omogeneità, di pacatezza.
Abiti, gonne, tute, pantaloni e shorts, maglieria: variazioni di consistenze, di intarsi di passamanerie, di effetti tridimensionali e con un’idea costante di perimetro sottolineato, di cornice che trattiene e conferisce rigore.

La disinvoltura di un tailleur e di uno smoking pigiama o di un cappotto vestaglia e la linearità delle silhouette contrastano e vanno ad  enfatizzare la sontuosità dell’insieme e la complessità delle lavorazioni. Ricami in lurex e paillettes attraversano con grande discrezione la Collezione, rafforzando l’idea di Interior Couture. La familiarità e anche la sicurezza di uno stile consolidato, dove ogni elemento va a riservare una sorpresa: la plissettatura di un abito che, fingendo di essere a righe, nasconde disegni Paisley che appaiono e scompaiono assecondando il movimento. Il patchwork di un cappotto si rivela essere un esclusivo trompe-l’oeil: la trama del tessuto viene immaginata in campiture differenti nella texture e nel colore. Luce soffusa e fantasia sotto controllo, sistematizzare l’eccentricità. La caratteristica principale: una doppia anima. La dualità si esprime nei tessuti double, nella doppia funzione delle borse, nella contraddizione dei materiali, nella geometria che si scioglie nell’ornato. La sensazione: di sontuoso comfort, di consequenzialità e fusione, di intimità condivisa e colta. I materiali e le lavorazioni: lucertola, lampasso, broccati, passamanerie, camoscio e pelle, mohair, lana, damaschi, jacquard, patchwork effettivi o riprodotti in trama, ricami, principe di Galles micro o macro, spina di pesce, stampe wallpaper, plissettature con sorpresa. Patch di pelliccia: astrakan, visone, lapin. La linea: semplice, asciutta. Gonne sottilmente svasate, prevalentemente alla caviglia come i pantaloni. Vita segnata, ma con discrezione. I colori: caldi, avvolgenti, densi; cammello, tabacco, taupe, carta da zucchero, nocciola, biscotto, bruciato, amaranto, ottanio, salmone, blu notte, verde foresta. Borse e cinture: ricamate, intarsiate. Postine geometriche a tre scomparti, shopping che ripiegandosi diventano pochette da sera. Preziose come un oggetto d’autore, pratiche e intelligenti. Maschili le cinture collage con fibbie in ottone martellato. Le scarpe: sono damascate le fiabesche slipper e le décolleté con cinturino e tacco importante. Patchwork di lucertola e tessuto per i rigorosi stivali tubolari. I bijoux: bracciali e collane choker, lineari, essenziali. Metallo anche abbinato al coccodrillo, alla lucertola, al cuoio. New entry: gli occhiali dalle montature squadrate: il classico tartaruga è illuminato dall’arancio e dal blu. Il distinguo: l’interior couture metropolitano. Pigiami smoking, tailleur, cappotti vestaglia e giacche da camera prevalentemente in double, simili a suadenti plaid, tessuti rubati all’arredamento, pantofole damascate, ricami Landscape da “Camera con vista”.

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