Il sopranista Ettore Agati, allievo del maestro Gianluca Belfiori Doro è tra i finilasti isolani del " Premio nazionale delle arti" quest'anno intitolato al M. Claudio Abbado, al quale ho partecipato per la sezione di Canto Lirico tramite il nostro Conservatorio "G.P. Da Palestrina" di Cagliari.
Il concorso era articolato in questo modo: si è fatta una prima selezione interna al fine di determinare un solo partecipante per ogni strumento tra tutti gli allievi che hanno presentato la domanda: solo chi superava la prima fase interna ai conservatori, poteva accedere alla semifinale. Questa si è svolta tramite l'invio di un video a ripresa fissa della durata minima d i 15 minuti e con repertorio libero.
Per il Canto lirico, Agati, ha scelto di presentare tre arie in cui ha potuto esprimere al meglio la sua rara vocalità: due Handeliane (una di agilità, " Venti, turbini" dal Rinaldo; il ben noto largo del Serse, l'arioso " Ombra mai fu"; e una rossiniana ,la Cavatina di Tancredi con l'aria " Di tanti palpiti".
Pochi giorni fa ha ricevuto la bella notizia di essere tra gli otto finalisti del Premio Abbado. Questi si confronteranno a Bologna il 16 Maggio alle ore 21, in un concerto pubblico, accompagnati dall'Orchesra del Conservatorio di Bologna diretta dal Maestro Alberto Caprioli.
L'aria che la commissione gli ha assegnato per la finale è " Perché mai le luci aprimmo", che è tratta dall'Aureliano in Palmira di Rossini , l'ultima opera che il compositore pesarese scrisse per il sopranista evirato cantore: Giovanni Battista Velluti.
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