Nel 1980 presso la University of Southern California in occasione di un convegno sull’opera di Eugène Ionesco, la giornalista e scrittrice Barbara Kraft ha realizzato un’intervista con il celebre drammaturgo per la National Public Radio; un estratto di questa intervista fu pubblicato l’anno successivo sulla rivista Canadian Theatre Review e solo da pochi mesi, dopo così tanti anni, è finalmente disponibile nella sua versione completa in inglese come e-book con il titolo The Light Between the Shadows: A Conversation with Eugene Ionesco [Kindle Edition]. Questa intervista è un documento prezioso in cui vengono affrontate le tematiche più varie con un personaggio solitamente molto restìo a raccontarsi. Fra i tanti temi Eugène Ionesco affronta anche quello del viaggio;
alla domanda di Barbara Kraft se gli piacessero gli Stati Uniti ed in particolare la California egli rispose: « […] Posso dire che la California mi piace molto ed in generale amo viaggiare in diversi Paesi perché viaggiando si sfrutta meglio il tempo, viaggiare rende il tempo più pieno. E andare in visita in nuovi posti e paesi è come andare in Paradiso. Come dicevo prima*, il Paradiso è sempre un qualcosa di giovane e nuovo. Sono venuto già tante di quelle volte in California e adesso sento che devo andare da qualche altre parte». Alla domanda quale fosse la sua successiva destinazione, Ionesco rispose: «Andrò in Austria. Non vi sono più stato da lungo tempo e forse intanto si è ringiovanita e ci potrebbe essere qualcosa di nuovo e interessante per me.
Sono sicuro che tornerò ancora in California se Dio vuole. Dopo che l’avrò un po’ dimenticata. Anche i paesaggi notevoli ed eccezionali non riescono ad impressionarmi se sono in uno stato depressivo ed infatti è già capitato che anche il Pacifico non sia riuscito ad impressionarmi. Per ripetermi, e come sai ho la tendenza a ripetermi, la depressione è noia. E’ sentire che il mondo non ha più novità, non è più puro. E’ diventato routine. Una volta che il mondo è diventato routine e normale, allora diventa noioso e deprimente. Quando si inizia a pensare che la vita sia normale e che l’esistenza sia normale, allora è il momento in cui la noia si insinua e da quel momento si è solo ad un passo dalla disperazione».L’Uomo con le valigie, Viaggi tra i morti, Le Messe nere del Buon Albergo sono alcune opere dell’ultima produzione di Ionesco che però non ci rivelano nulla sul suo viaggiare: valigie, viaggi e un Buon albergo ma un onirico, cupo e introspettivo procedere dei protagonisti. Dunque questa intervista rimane una traccia delle sue sensazioni legate al mondo dei viaggi: «andare in nuovi posti è come andare in Paradiso» parole che trasmettono il suo sereno entusiasmo nel tentativo di eludere la noia e sfuggire alla monotonia, nemiche della quotidianità che si ripete: Ionesco, un artista alla ricerca di un altrove che possa regalare rinnovata energia.
Barbara Kraft vive e lavora a Los Angeles; è giornalista e reporter per Time e collabora con Washington Post, People, USA Today e Architectural Digest. I suoi lavori sono apparsi anche su The Hudson Review, Michigan Quarterly, Canadian Theatre Review e Columbia Magazine. Fra le sue interviste più celebri ricordiamo quelle realizzate con Henry Miller (con cui strinse amicizia negli ultimi anni di vita dello scrittore) e con il drammaturgo Eugène Ionesco.E’ autrice dei libri The Restless Spirit: Journal of a Gemini e di Anaïs Nin. The last days, pubblicato recentemente negli Stati Uniti (vi ricordiamo il nostro articolo Anaïs Nin a Los Angeles: gli ultimi anni raccontati da Barbara Kraft). Sul drammaturgo Barbara Kraft ha dichiarato: «Ionesco è la persona più semplice che io abbia mai incontrato – quasi fanciullesco. La sua profondità stava proprio nella semplicità».
*si riferisce ad un altro e precedente momento dell’intervista.