Magazine Attualità

Eureka: Il Personal Computer

Creato il 11 agosto 2012 da Candidonews @Candidonews

Eureka: Il Personal Computer

Il Personal Computer

Eureka: Il Personal Computer

Mac, Pc, Windows 7, Linux etc. Oggi è impossibile vivere senza Computer. Internet è entrato nella quotidianità. Gli smartphone hanno portato la tecnologia del Pc sul telefonino, cosi riusciamo ad essere sempre ‘online’, a comunicare ogni nostro spostamento. Eppure sino a quindici anni fa tutto ciò era impossibile. Prima della ‘commercializzazione’ di Internet i Computer avevano molte meno funzionalità eppure restavano egualmente fondamentali per semplificare il lavoro di tutti noi.

C’è stato un periodo in cui oltre all’assenza del ‘web’ non esistevano nemmeno le ‘macchine’. Un mondo senza Pc? Certo, basta fare un salto indietro nel tempo di quaranta-cinquanta anni. Su questa pagina potrete leggere una breve Storia del Personal Computer, l’oggetto tecnologico che ci ha cambiato la vita!

Il Personal Computer è una invenzione del ’900 ma già in antichità l’uomo aveva cercato di sviluppare delle macchine che provvedessero ai calcoli matematici:

Basti pensare all’invenzione dell’abaco da parte dei cinesi, nel 2.600 a.C. Altre invenzioni di questo tipo si sono susseguite nel corso del tempo, possiamo citare il calcolatore meccanico di Leonardo da Vinci (1500) e il regolo calcolatore (1621).

Una nuova era si presento’ verso la fine del 1800 con l’invenzione attribuita a Charles Babbage, di una macchina matematica pesante quasi 3 tonnellate e in grado di prendere automaticamente decisioni in base ai risultati dei propri calcoli.

Ad inizio ’900 viene inventato il  primo computer, alcune di queste macchine assunsero poi un ruolo importante durante la guerra:

L’inizio del 1900 vide la creazione del primo esempio di computer moderno basato sul rapido funzionamento del “tubo a vuoto”, mille volte più veloce rispetto ai marchingegni meccanici. Computer di questo genere sono stati utilizzati in ambito militare, soprattutto nella Seconda Guerra Mondiale, per decifrare codici crittografati o per calcolare traiettorie di missili. L’ENIAC (1943) è stato il primo computer tutto elettronico, era alto 3 metri, lungo 20 e pesante 30 tonnellate.

Eureka: Il Personal Computer

ENIAC, il primo Computer totalmente elettronico.

I primi apparecchi computerizzati erano immensi, occupavano delle stanze intere e consumavano molta energia, negli anni 50 però avvenì una scoperta tecnologica che rivoluzionò il settore e permise di iniziare a produrre Computer sempre piu piccoli:

I primi computer occupavano stanze intere ed erano un agglomerato di fili, led e luci il che significa che richiedevano gigantesche quantità di energia per poter funzionare. Il riscaldamento eccessivo dei Computer di una volta era tale da bruciare costantemente i suoi componenti. Era necessario quindi qualcosa che svolgesse simili funzioni ma con maggiore efficienza ed affidabilità.

La risposta a questa esigenza fu data dalla Texas Instruments (1954) grazie all’invenzione dei transistor su silicio. Questa scoperta rese possibile la creazione di computer sempre più piccoli e più potenti dotati di un’unità centrale o microprocessore che rimarrà il fulcro del computer moderno. I produttori di computer iniziarono ad aumentare la scala produttiva e a designare calcolatori utili alle aziende e al governo.

Tra gli anni 60 e 70 si fecero continui progressi sino alla creazione del vero e proprio Personal Computer, una macchina piccola e maneggevole, su cui poteva interagire un solo operatore. In primis fu la Olivetti:

Gia’ nel 1964 per altro la Olivetti eveva concluso un progetto ancora più rivoluzionario: un computer dalle dimensioni simili a quelle attuali (dim: 48x61x19 cm): Olivetti Programma 101. Presentata alla fiera di New York del 1965, riscosse un notevole interesse ed ebbe un buon successo di vendita grazie anche al suo costo relativamente limitato (3.200 dollari, contro i 25.000 di un PDP-8) e alla sua programmabilità senza l’intervento dei tecnici: in pochi anni ne furono venduti 44.000 esemplari in tutto il mondo, il 90% dei quali negli Stati Uniti. Le caratteristiche della macchina, potenzialmente rivoluzionarie, non vennero però percepite dai vertici aziendali Olivetti, orientati ancora alla promozione della propria tecnologia meccanica. Il brevetto su soluzioni tecniche adottate dal P101 fu violato dalla società statunitense Hewlett Packard con la sua HP9100; ammettendo il fatto, l’HP accettò nel 1967 di versare 900.000 dollari di royalties alla Olivetti. Dei circa 44.000 modelli venduti ne esistono soltanto 8 ancora funzionanti. Si trattò di fatto del primo vero e proprio personal computer.[3]

La società di Ivrea non portò avanti il progetto. Qualche anno dopo arrivarono lo Xerox Alto e l’Altair:

Il primo apparecchio somigliante ad un personal computer fu l’Altair 8800 realizzato nel 1975 da un’azienda denominata MITS. L’Altair includeva un processore Intel 8080 e 256 byte di memoria. Non esisteva tastiera, monitor, tantomeno mouse. Tutti i programmi venivano “lanciati” manualmente con degli interruttorini presenti sul fronte del calcolatore e i risultati venivano interpretati con delle luci rosse.

Una piccola rivoluzione nel settore fu data da Steve Jobs e dalla sua Apple. Il primo vero ‘personal computer’ fu ideato da lui e dal suo collega Steve Wozniak:

Eureka: Il Personal Computer

L’Apple II di Steve Jobs e Steve Wozniak, 1977

Pochi anni dopo, grazie al contributo di due studenti, venne progettato il primo pc dotato di schermo, tastiera e memoria su disco (Apple).

Nel 1977 nasce l’Apple II, il primo computer per il quale fu usata l’espressione personal computer ed il primo modello di successo di tale categoria prodotto su scala industriale.[4]

Steve Jobs e Steve Wozniak nel 1976 avevano già costruito nel loro garage l’Apple I, un computer che però poteva essere appetibile solo ad un pubblico di appassionati di elettronica. Jobs desiderava rendere l’informatica accessibile a tutti quindi, rielaborando il progetto dell’Apple I, misero tutta l’elettronica in una scatola di plastica beige comprensiva di tastiera, dando così forma al personal computer che utilizziamo ancora oggi.

L’Apple II aveva un design accattivante, costava solo 1.195 dollari (escluso il monitor), ed era adatto anche per i videogiochi. Entro la fine del decennio la Apple sarebbe divenuta una società con crescite da record. L’adozione di componentistica standard unita alla relativa semplicità della scheda logica di questo modello, permise la nascita di vari cloni da parte di società anche italiane.

Ed infine arrivò l’IBM con il PC che si diffuse di piu negli anni 80:

Eureka: Il Personal Computer

Il 12 agosto1981, IBM immette nel mercato il primo di una serie di personal computer che diventerà molto popolare: l’IBM 5150, meglio conosciuto come PC IBM.

L’esigenza ormai nata di possedere un Personal Computer, indusse IBM a svilupparne uno proprio. Fu così che nacque il primo PC IBM, la cui architettura divenne un punto di riferimento per gli sviluppatori di Hardware e Software. I PC successivi verranno chiamati proprio per l’egemonia IBM, “IBM compatibili”

Chi non ricorda poi il Commodore 64?

Eureka: Il Personal Computer

Il Commodore 64 è il computer più venduto al mondo, record che si trova anche nel Guinness dei primati. Nel 1986 furono venduti più di 10 milioni di esemplari in tutto il mondo. Fu commercializzato fino al 1993, quando le unità vendute furono appena 700 mila. In totale ne sono stati venduti nel mondo oltre 17 milioni di esemplari:[2] record che con tutta probabilità non verrà mai più superato (la natura degli attuali computer, assemblati diversamente a seconda delle esigenze dell’utente, rende praticamente impossibile ripetere un’impresa simile).

Nel 1984 si verificò la cosidetta ‘Seconda Rivoluzione’ del Computer. Il nome in questo caso è Mac, ovvero il Macintosh.

Eureka: Il Personal Computer

Macintosh

Nel 1984 la Apple produce il secondo passaggio evolutivo che porta agli attuali personal computer…..

Il Macintosh ottenne un successo di mercato senza precedenti, grazie al suo approccio amichevole (user-friendly) e alla facilità d’uso del suo sistema operativo, il Mac OS. L’interfaccia grafica (GUI) usava per la prima volta metafore facili da comprendere, quali il cestino, la scrivania, le finestre, gli appunti ecc. aprendo finalmente l’uso del computer anche a persone con limitate conoscenze informatiche.

In seguito al successo mondiale del Macintosh, molte di queste caratteristiche innovative furono mutuate dalla Microsoft nella creazione del proprio sistema operativo Windows, scatenando una battaglia anche legale durata oltre un decennio.

Mentre nel resto del mondo si svilupparono industrie di produzione di Personal Computer, il che contribuì all’abbassamento dei prezzi di questi nuovi macchinari, si creò anche il business dei microprocessori e dei sistemi operativi, il ‘motore’ ed il ‘cervello’ del PC. Nacquero Intel e Microsoft:

Al centro di questo business c’era e c’è ancora una ditta di semiconduttori: Intel. Fondata nel 1968 da Gordon Moore, famoso per la sua legge sull’evoluzione del numero di transistor integrati nei microprocessori, equipaggiava praticamente tutti i PC prodotti, fino a quando i cloni di AMD e Cyrix cominciarono ad insidiarne il mercato.

La Microsoft controllava il mondo dei sistemi operativi per la famiglia dei microprocessori Intel, diventando nel tempo la più potente software house del mondo. Il duopolio Microsoft e Intel ha suggerito la coniazione del termine WinTel dall’unione di Windows e Intel. Questo duopolio controllava il 90% del mercato informatico mondiale nella fascia ufficio e privato, mentre per i server e la grafica ad alto livello (tipo IRIX della SGI) i vari Unix hanno sempre avuto buona diffusione, così come per l’editoria e l’education la Apple e i Macintosh erano i preferiti.

Anni 80-90. Entrano in scena Windows e Linux:

Nel 1984 Microsoft iniziò ad annunciare l’arrivo di Windows, un’interfaccia grafica che avrebbe applicato al suo sistema operativo MS-DOS che era venduto con i PC IBM e compatibili dal 1981. Microsoft aveva creato l’interfaccia utente, all’inizio conosciuta col nome Interface Manager, seguendo i prototipi di interfaccia grafica della Xerox e seguì la strada intrapresa dalla Apple con il suo Macintosh.

L’oggi vede Microsoft impegnata nel lancio di nuovi sistemi operativi mentre Apple continua nello sviluppo del suo Mac, il quale utilizza il sistema operativo Mac OS. Il terzo millennio ha regalato nuove opportunità di manovra per lo sviluppo delle tecnologie computerizzate. L’invezione degli smartphone ha dato spazio poi a nuovi operatori nel mercato dei sistemi operativi, Android  ne è  un esempio. Google, Microsoft, Apple e le altre società di settore sembrano proiettate verso progetti sempre piu ambiziosi. Il vecchio PC è oramai un ricordo.

Fonti:

http://www.pcself.com/storiapc.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :