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Eurispes: l’Italia si allontana dalla Chiesa e dalle sue posizioni

Creato il 31 gennaio 2013 da Cagliostro @Cagliostro1743

Eurispes: l’Italia si allontana dalla Chiesa e dalle sue posizioniUn Paese sempre più secolarizzato e che ha meno fiducia nella Chiesa: questo è quanto emerge dalla venticinquesima edizione del Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes.
Nonostante le gerarchie ecclesiastiche siano ancora molto influenti nella politica italiana, solamente il 36,6 per cento degli italiani ha fiducia nella Chiesa cattolica che registra un brusco calo di consensi rispetto all’anno scorso quando godeva del favore del 47,3 per cento della popolazione (-10,7).
Gli italiani continua ad allontanarsi dalle posizioni della Chiesa su alcuni temi sensibili. Nel 2013 l’86,3 per cento delle persone intervistate da Eurispes si dichiara a favore del divorzio breve che permette – in presenza di consensualità e in assenza di prole – di porre fine al matrimonio entro un anno: l’anno scorso il favore era dell’82,2 (+ 4,1).
Nell’ambito delle relazioni affettive il 77,2 per cento degli italiani è a favore di una tutela giuridica delle coppie di fatto ed il 79,4 è d’accordo con la fecondazione assistita.
Aumentano i consensi sulla pillola abortiva Ru-486 che permette di interrompere la gravidanza entro i primi due mesi senza bisogno di intervenire chirurgicamente: nel 2012 il favore era del 58 per cento del campione mentre quest’anno è del 63,9 (+5,9).
Gli italiani sono sempre più lontani dalla Chiesa e dalla classe politica anche sui temi etici. Nel 2012 il 50,1 era a favore dell’eutanasia ma nel 2013 questa percentuale è salita al 64,6 per cento (+14,5). L’opinione pubblica resta sempre contraria al suicidio assistito (il 63,8 per cento non condivide questa pratica) sebbene ci sia stata una drastica riduzione rispetto all’anno scorso quando i contrari erano il 71,6 per cento. 
Aumenta il consenso a favore del testamento biologico che permette all’individuo di esprimere le proprie volontà sulle cure mediche a cui sottoporsi o rifiutare nel momento in cui potrebbe non essere in grado di intendere o di volere: quest’anno il 77,3 per cento si dichiara a favore dell’introduzione del testamento biologico mentre nel 2012 i favorevoli erano il 65,8 (+11,5 per cento).
Gli italiani continuano a dimostrarsi amanti degli animali: l’87,3 per cento è contrario alla vivisezione (86,3 nel 2012) e diminuisce il favore nei confronti della caccia (dal 21,4% del 2012 al 19,9% del 2013) che è considerata negativamente nell’80,1 per cento dei casi.
A distanza di un mese dalle elezioni si spera che i leader politici, i partiti e gli schieramenti sappiano riflettere su questi elementi.

Eurispes: l’Italia si allontana dalla Chiesa e dalle sue posizioni


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