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EURO 2012: Alla fiera dell’Est

Creato il 05 giugno 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Matteo Tacconi

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foto di Matteo Tacconi

È uno degli stadi più belli d’Europa. È costato 1,5 miliardi di euro, può contenere 58mila spettatori e non c’è una critica che gli si possa muovere: è uno spettacolo da fuori, è uno spettacolo da dentro. Però lo Stadion Narodowy (stadio nazionale) di Varsavia, costruito in vista di Euro 2012 e inaugurato lo scorso febbraio, non è soltanto la classica arena sportiva. Ha anche una vocazione multifunzionale. Al suo interno ci sono ottomila metri quadri, in spazi commerciali, che verranno affittati a uffici e negozi. Stadio e mall, insomma.
Si potranno inoltre organizzare anche grandi eventi. Il primo sarà il concerto dei Coldplay, a settembre. Biglietti già a ruba. Modernità, versatilità e prestanza architettonica di questo catino, appollaiato sulla riva sinistra del fiume Vistola, fotografano l’entusiasmo della Polonia. Una nazione che, dopo l’ingresso nell’Unione europea, sancito il primo maggio 2004, non ha fatto che correre, convincendo progressivamente Parigi e Berlino, che all’inizio l’avevano percepita come una noiosa entità postcomunista, tendente al populismo spinto e abitata da tanti idraulici low cost pronti a riversarsi nell’Europa ricca e a rubare lavoro.


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