Posted 22 giugno 2012 in L'Est nel pallone with 0 Comments
di Kaspar Hauser
Resta solo la Grecia tra le nostre nazionali orientali impegnate nel campionato europeo di calcio. La sfida inevitabilmente è letta come lo scontro tra il Paese padrone dell’Europa, leader economico che impone misure di austerità, e quello schiavo d’Europa, costretto a comprare armi in cambio di prestiti su cui pagare interessi a favore di chi gli vende le armi. La piccola Grecia contro la grande Germania. E gli italiani chi tiferanno? Politicamente al momento l’Italia è il servo sciocco della Merkel ma la gente in crisi simpatizzerà forse per gli ellenici. Da temere c’è l’effetto Fantozzi: simpatizzare per la disgrazia altrui, che invece è nostra. La disgrazia di vivere in un continente senza idee, in cui la filosofia dorme un sonno imperturbabile. Eppure proprio da lì deve venire (eureka!) l’idea per il cambiamento. E Grecia e Germania sono la patria della filosofia antica e quella della filosofia moderna. Una sfida fondamentale per l’Europa, che non può finire zero a zero. In attesa dell’illuminazione, ecco la sfida calcistica fra due filosofie. Chi vincerà? La Grecia del centravanti Socrate o la Germania, allenata da Lutero, che tiene (farà bene o o male?) un attaccante di razza come Marx in panchina?