Giornata 8 (Ucraina - Francia, Svezia - Inghilterra)
Gruppo A Repubblica Ceca – Polonia Ore 20:45
Prende il via oggi la terza e ultima giornata dei gironi dell’Euro 2012. Tempo di verdetti, quindi, e si parte con il gruppo meno appealing di questo torneo e forse di tutti i tornei europei mai giocati. La sfida tra Repubblica Ceca e Polonia non è il massimo da un punto di vista calcistico, nonostante qualche ottimo giocatore presente come Rosicky e Lewandowski. Più interessante potrebbe allora essere la gara sugli spalti. Da una parte la tifosa polacca divenuta ormai simbolo degli interi campionati europei, la modella Natalia Siwiec. Natalia Siwiec è quella a sinistra, nel caso aveste dubbi...
Dall’altra una sconosciuta tifosa ceca sotto una pioggia creata credo appositamente per lei.
Che dire? Gol da entrambe le parti, per un match che parte subito alla grande.
Le cose continuano a girare a mille per la Polonia dal punto di vista musicale con Karen O, la cantante degli Yeah Yeah Yeahs: sudcoreana naturalizzata statunitense, ma di padre polacco, il suo vero nome completo è Karen Lee Orzolek. Oltre alle figate suonate con la sua band, da solista ha anche firmato la colonna sonora del film Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze, ha cantato la cover di Immigrant Song per la soundtrack di Uomini che odiano le donne e collaborato con vari artisti tra cui Santigold e David Lynch. Con lei, la Polonia passa agevolmente in vantaggio per 2 – 1 e il pubblico grida il suo cognome d'arte: “OOO”. Povia subito dopo medita di comporre un brano intitolato: "Quando i polacchi fanno O". Speriamo non lo incida. Mai.
La Repubblica Ceca risponde, o almeno prova a farlo, con Jason Mraz, cantautore americano di origini ceche, quello che qualche tempo fa spopolava con “I’m Yours” e adesso non se lo fila già più nessuno. Gotye, sei avvisato. Comunque Mraz è troppo lagnoso e il suo tiro si spegne lentamente ancora prima di arrivare tra le braccia del portiere polacco.
Per il cinema, la Repubblica Ceca ci prova allora con Sissy Spacek, attrice americana di origini ceche. Storica interprete di superfilmoni come La rabbia giovane di Terrence Malick, Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma e Una storia vera di David Lynch, è tornata di recente alla grande con una particina nello strepitoso cast di The Help. Con la sua esperienza, riesce a mantenere la calma in un momento difficile per la sua nazionale e mette a segno il gol del pareggio. Nel finale, i polacchi ci provano con Gore Verbinski, americano di origini polacche, regista dei Pirati dei Caraibi e della recente pellicola d’animazione Rango. Per lui niente da fare, viene facilmente fermato dalla difesa ceca e l'arbitro dice che può bastare così.
Risultato cannibale: Repubblica Ceca – Polonia 2 – 2 Pareggio spettacolo tra cechi e polacchi: da una parte le reti di Sissy Spacek e di una tifosa di passaggio sotto la pioggia, dall’altra le reti di Natalia Siwiec e Karen O.
"Ciao ciao, Europa!"
Gruppo A Grecia – Russia Ore 20:45Alla vigilia delle elezioni politiche che potrebbero scrivere la parola fine sull’Euro, a livello politico-economico-monetario, mica calcistico, la Grecia parte con un misero punticino e poche possibilità di passare il turno. La classica nazione che ormai non ha più niente da perdere. La Russia invece si approccia alla partita da prima del girone forte dei suoi 4 punti. Nonostante la serietà del match, la disputa inizia sui toni della comicità. La Grecia mette in campo Zach Galifianakis, recente uragano di risate abbattutosi su Una notte da leoni e sulla serie tv Bored to Death. Nell’altro corner, la Russia si gioca invece la carta dello storico Walter Matthau, attore comico americano ma di origini sovietiche. Con tutto il rispetto per l’irresistibile brontolone, ma per me la rete è tutta di Galifianakis. Grecia a sorpresa in vantaggio, anzi no! Quel brontolone di Matthau dall’Aldilà, o meglio dai Campi Elisi (o forse dall’Ade?) protesta con l’arbitro e lo convince ad annullare la rete ai greci. Zach, ancora reduce da una delle sue notti da leoni (il terzo episodio dovrebbe essere girato a Tijuana, Mexico), non ha la forza di protestare. Si rimane sullo 0 – 0.
Per la musica, la Russia punta su Regina Spektor, nata a Mosca e poi trasferitasi negli USA. La cantante russa ha appena pubblicato il suo nuovo pregevole album “What We Saw From the Cheap Seats” e il singolo “Don’t Leave Me (Ne me quitte pas)” è uno dei pezzi più contagiosi dell’estate che "Toc, toc!" sta bussando alla porta. Chissà quanti se ne accorgeranno in Italia, dove al momento il singolo più venduto è una porcheria latinoamericana di tale Gusttavo Lima. Ma la gente che lo ascolta ha le orecchie piene di cerume, oppure gli piace veramente? Polemiche a parte, Regina mette a segno un regale gol per la Russia.
Per la Grecia scende sul campo da gioco un giovane talento emergente: Marina Lambrini Diamandis, meglio conosciuta come Marina & the Diamonds, cantante gallese di chiare origini greche. Per la primadonna del pop di oggi è fin troppo facile infilare la difesa russa: goool!
La Russia a livello musicale spara un’altra carta, i Messer Chups, band alternative da San Pietroburgo che fa musica parecchio originale e fuori di testa. I soviet sono in grado di siglare la rete del vantaggio con un colpo da fantasisti.
La Grecia tenta il tutto per tutto nel finale con la danza popolare nazionale, il sirtaki, composta per il film Zorba il greco, ma non c’è niente da fare. Vince la Russia.
Risultato cannibale: Grecia – Russia 1 – 2 La Russia si porta a casa la vittoria grazie alle reti di Regina Spektor e Messer Chups, ma la Grecia esce comunque dal torneo a testa alta con il gol di Marina & the Diamonds.