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Euro 2012 - Semifinali

Creato il 29 giugno 2012 da Misterjamesford

Euro 2012 - Semifinali

 

La trama (con parole mie): e così, anche Euro 2012 si avvia alla conclusione, per una finale del tutto insperata alla vigilia della competizione. L'Italia di Prandelli, partita come assoluta underdog, giunge a sorpresa a bussare alla porta delle Furie rosse, alla loro terzo "ultimo atto" consecutivo dopo Euro 2008 e i Mondiali 2010, entrambi vinti.
Non c'è due senza tre, si dice in giro.
Io dico che ormai, con i sogni non si scherza.
E non solo con loro.

Euro 2012 - Semifinali

Balo si aggrappa ad una maglia riconquistata, Lahm vede il fantasma azzurro pronto a tormentarlo di nuovo.


Sognare ha pagato.
Cazzo, se ha pagato.
Nonostante il risultato - che, come per la partita contro l'Inghilterra, ci sta molto stretto -, ho chiuso la semifinale di questo Euro 2012 assolutamente incredulo.
Per la prima volta - tolto il recupero conclusivo - mi pare quasi di non aver sofferto per una partita dell'Italia.
Raramente, da quando mi ricordo, ho potuto provare sensazioni come queste: certo, c'è stata Italia-Ucraina ai quarti del Mondiale 2006, o Italia-Bulgaria semifinale del Mondiale 1994, vinte entrambe senza grossi patimenti.
Questa sera, però, ad attenderci, c'erano i panzer tedeschi reduci da quindici vittorie ufficiali consecutive, nonchè unica squadra di questo Europeo ad avere solo e soltanto vinto, con la voglia di riscatto coltivata dal pensiero che l'Italia è da sempre la loro bestia nera - mai battuta in partite della fase finale dell'Europeo o del Mondiale, i ricordi del 2006, del 1982 e del 1970 ancora impressi nella memoria -: e cosa accade, all'Italia delle scommesse, degli scandali, della crisi e dei giocatori che non esultano?
Accade che Prandelli mette in campo un undici che non sbaglia (quasi) un colpo, mette all'angolo i tedeschi con due magie di Cassano e Montolivo - assist straordinari - concretizzate da due prodezze - soprattutto la seconda - di Balotelli e si permette addirittura di sbagliare palle gol clamorose nel secondo tempo con Di Natale e Marchisio, imponendo praticamente sempre il suo gioco ed annullando i vari Gomez, Schweinsteiger, Lahm, Muller e Klose.
Julez ha sollevato il dubbio che il buon SuperMario potrebbe aver dato almeno un'occhiata al mio post a seguito della partita con l'Irlanda di una decina di giorni fa, e chissà, forse piace anche a me pensarla così.
Forse Prandelli è riuscito a stimolare il ragazzo nel modo giusto.
Forse tutto e il contrario di tutto.
Eppure, da tifoso e da appassionato di calcio, è una gioia vedere una giovane promessa realizzare due gol così pesanti, e soprattutto esultare con il sorriso, godendosi un palcoscenico che può e deve essere suo, domenica compresa.
E ci sta tutta anche quel pò di arroganza della posa sulla seconda rete, come a dire: "Da qui non mi muovo".
E nessuno vuole che tu da lì ti muova, Mario.
Anzi, hai un Paese intero che tra qualche giorno sarà con te, consacrandoti di fatto al ruolo di superstar del pallone, riponendo tutte le speranze e tutti i sogni che vorrà vedere concretizzati in una mina come quella che mette in ginocchio Neuer - e la Germania - come se non ci fosse un domani, e non importerà se gli avversari saranno più forti, o favoriti, perchè ci sarai tu ad annichilirli, sfruttando le energie e quel fare tamarro che fino ad ora avevano girato solo dalla parte sbagliata, per te.
Si può essere tamarri anche nel modo giusto, Mario.
"Ho visto l'era punk, quella metallara, quella dark, quella paninara, quella dei finti ricchi, quella dei finti poveri, e ancora io sono qui invariato, niente m'ha cambiato e sento finalmente che il momento mio sia arrivato, tipa con gli altri non c'ho sfida sai, il tamarro è sempre in voga perche' non è di moda mai", cantavano nell'ormai lontano 1996 gli Articolo 31: quell'anno, in Inghilterra, agli Europei l'Italia fu eliminata nella fase a gironi, ed in finale giunsero Germania e Repubblica Ceca, che si qualificarono proprio a scapito degli Azzurri.
Sono passati sedici anni, e nell'ultimo atto della competizione tornano ad incrociare il loro cammino due compagini che si sono già fronteggiate, come a ribadire che il momento - questo momento, questo Europeo - era ed è tutto loro.
Coincidenze quasi lostiane.
Quattro anni fa, fu proprio la Spagna ad eliminare i Nostri dall'Europeo.
Vidi la partita sempre con Julez, in una camera d'albergo in Polonia.
Che, guarda caso, ha ospitato questa edizione del torneo.
Fu una brutta partita, noiosa e poco emozionante. Finì tutto ai rigori, quasi in sordina.
Questa volta no.
Voglio continuare a sognare.
Voglio bene alla Spagna e agli spagnoli, ma quel rosso è pronto per essere caricato.
Abbiamo preso la rincorsa, e come tori non possiamo fermarci fino a quando non avremo incornato il bersaglio grosso.
Mario, ascoltami ancora una volta. Soprattutto questa volta.
Voglio continuare a sognare.
Domenica vinciamo.
In fondo, noi della Terra dei cachi siamo fatti per soffrire, e subire, e subire ancora.
E alzare la testa quando tutti si aspetterebbero di vederci nascondere come struzzi.
E vincere, cazzo.
Andiamo a vincere, ragazzi.
MrFord

Euro 2012 - Semifinali

E' partita un'accozzaglia male assortita, è arrivata in finale una squadra.


P. S. Non ho parlato della seconda semifinale, che ha visto la Spagna imporsi ai rigori sul Portogallo. Non che ci fosse molto da raccontare. E' stato come perdersi nella tecnica senza cuore.
E per la prima volta Cristiano Ronaldo, giocatore formidabile ma clamorosamente poco simpatico ed empatico, è finito per diventare quasi un eroe romantico.

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