Tolto il fatto che la sera prima ero in un bar dove sono stato presentato per tutta la sera come “quel mio amico rugbysta che scrive di videogiochi che mi fa troppo ridere quando parla delle sbronze” a praticamente tutto il fumetto italiano.
Tolto che ho stretto la mano a Mauro Marcheselli, l’uomo che ha scritto l’unico fumetto che mi ha quasi fatto piangere, che ho quasi fatto il baciamano a Silvia Ziche (ma poi mi sono trattenuto), e che ho sperimentato la tipica invidia del pene del giornalista videoludico, ripetendomi tutta la sera “ma che cazzo ci faccio io tra, editori, responsabili di testata, sceneggiatori e disegnatori?”, direi che è stata una Lucca interessante, quest’anno.
Anche se ho il sospetto che queste persone parlino con me perché sono l’unico che non gli chiede un consiglio sui disegni, un posto di lavoro, di firmargli l’albo o di leggere quella sceneggiatura per Topolino che tengono nel cassetto da tanti anni.
Comunque, ecco le mie considerazioni sulla fiera dal punto di vista Eurogamer.it