Euroleague, presentiamo le finaliste: Panathinaikos

Creato il 26 aprile 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

L’Euroleague festeggia il venticinquesimo anno dall’introduzione delle Final Four, con un’edizione che presenta quattro storiche squadre del basket continentale. A Istanbul, l’11 maggio, si sfideranno alle ore 17 CSKA Mosca e Panathinaikos, seguiti alle 20 da Barcelona e Olympiacos.
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Oggi presentiamo la seconda semifinalista, il Panathinaikos.

I precedenti alle Final Four: Vittorie nel 1996, 2000, 2002, 2007, 2009 e 2011, Terzo Posto nel 1996 e 2005.

La squadra: Il Panathinaikos va alla caccia del sesto titolo negli ultimi dodici anni, cercando di confermarsi come squadra più vincente del secolo appena iniziato. Dopo il successo dello scorso anno, i greci hanno quasi interamente confermato il lunghissimo roster, che conta la presenza di dodici giocatori in grado di poter dare un contributo importante. Tra questi, i nomi più “pesanti” sono Dimitris Diamantidis e Sarunas Jasikevicius: la lista di trofei e riconoscimenti individuali vinti dai due è infinita. Complessivamente hanno raccolto sette Euroleague, un MVP stagionale, tre MVP delle finali, quattro Primo Quintetto, sei Miglior Difensore. Entrambi hanno alzato il loro rendimento nello stupendo quarto di finale contro il Maccabi Tel Aviv, risultando nuovamente decisivi.
Jasikevicius, a 36 anni suonati, in neanche 20 minuti di media, ha prodotto 10 punti con 19/33 al tiro e 3.6 assist, dimostrando di essere (se centellinato nello sforzo) ancora uno dei migliori interpreti di questo sport. Diamantidis, nel “Platoon System” di Obradovic, è l’unico a non essere quasi mai sostituito: il trentaduenne di Kastoria è salito in cattedra nei Playoff, con numeri che spiegano solo in parte la grande leadership messa in campo dal campione greco (14.8 punti, 5.2 rimbalzi, 4.8 assist, 1.6 rubate, 7.4 falli subiti).
Altra stella del basket europeo è l’ex Biella Mike Batiste, quest’anno un po’ in calo rispetto alla scorsa stagione, comunque in grado di mantenere un rendimento costante sotto i tabelloni, con 10 punti e 5 rimbalzi di media in 21 minuti.
Dietro questi tre “mostri sacri”, il Panathinaikos ha la possibilità di girare nove giocatori, a seconda del momento di forma o del miglior accoppiamento difensivo; ne è un esempio l’ex Montepaschi Romain Sato, indispensabile in Regular Season e per buona parte delle Top 16, ma lasciato in disparte nella serie con il Maccabi (2.8 punti con 2/10 al tiro), sostituito abilmente da Perperoglou (6.5 punti e 2.3 rimbalzi). L’ex Rieti Steven Smith (7.6 punti in 15 minuti) parte in quintetto in ala piccola, ma Obradovic ha la facoltà di toglierlo dopo cinque minuti e non farlo più rientrare, così come l’ex Pavia David Logan (6.5 punti in 15 minuti) può essere fondamentale con la sua capacità di segnare tanti punti in pochi minuti, così come può anche restare seduto in panchina per tutta la partita.
Lo stesso discorso vale per i lunghi, dove c’è molta concorrenza, con Kaimakoglou (7.9 punti e 4 rimbalzi in 22 minuti), Tsartsaris (4.5 punti e 2.5 rimbalzi in 14 minuti), Vougioukas (7.7 punti e 2.4 rimbalzi in 12 minuti) e Maric (3 punti in 6 minuti) che possono essere continuamente ruotati, a seconda delle necessità e della condizione fisica.
Infine, Nick Calathes, che è riuscito a ricavarsi un ruolo sempre più prominente nella rotazione del Pana: il play nato in Florida, di lontane origini greche (il bisnonno arrivò a New York nei primi anni del ’900 per cercare una vita migliore), è stato decisivo nel 3-2 contro il Maccabi con 8.8 punti, 4.2 rimbalzi, 2.4 assist, 1.4 recuperi in 27 minuti.

L’allenatore: Il serbo Zeljko Obradovic, un nome, una garanzia. Dal 1999 al Panathinaikos, che ha guidato a cinque vittorie dall’inizio del nuovo millennio, in passato ha vinto l’Euroleague nel 1992 con il Partizan, nel 1994 con Badalona e nel 1995 con il Real Madrid. Inoltre, ha vinto il trofeo dedicato ad Alexander Gomelsky, quello di “Allenatore dell’Anno” nel 2007 e nel 2011.

La stagione:
14-7 (67% di vittorie)
Il Panathinaikos ha disputato una stagione solida, iniziando 7-3 in Regular Season, dove ha perso entrambi gli scontri diretti contro il CSKA (che affronterà in semifinale), 4-2 nelle Top 16, assicurandosi il passaggio ai Playoff con due facili vittorie con il Fenerbahce, e 3-2 nello scontro all’ultimo tiro con il Maccabi Tel Aviv. I campioni in carica sono stati molto costanti in tutto l’arco della stagione; con l’esperienza di cui dispongono, saranno in grado di giocare alla pari con i russi, per poter, ancora una volta, giocarsi la possibilità di vincere l’Euroleague.

Statistiche stagionali (tra parentesi la posizione nella classifica specifica):
Punti: 80.0 (4)
Rimbalzi: 34.7 (7)
Assist: 15.6 (5)
Palle Rubate 8.0 (2)
Stoppate: 2.7 (11)
% Tiri Liberi: 72.1% (17)
% Tiri da Due: 51.9% (7)
% Tiri da Tre: 38.4% (3)


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