di Nicola Pucci
L’Olympiacos trionfa nell’Eurolega 2013 – da eurosport.fr
L’Eurolega 2013 di basket ha celebrato nel week-end il suo atto conclusivo, la Final Four nell’impianto londinese della O2 Arena, desolatamente vuota il venerdì, vestita di biancorosso la domenica. E i greci dell’Olympiacos hanno concesso il bis, doppiando il titolo conquistato dodici mesi orsono nella drammatica finale di Istanbul contro il CSKA Mosca, quando i ragazzi allora allenati da Dusan Ivkovic rimontarono negli ultimi dodici minuti un disavanzo di ben diciannove punti.
Greci e russi, ironia del sorteggio, si ritrovano stavolta avversari in semifinale e il quintetto di coach Ettore Messina, tornato sulla panchina che già aveva occupato dal 2005 al 2009 prima dell’esperienza al Real Madrid e in casa Lakers, mai sconfitto nelle precedenti nove semifinali europee, puntava a tornare sul trono d’Europa per prendersi la rivincita di uno shock ancora troppo scottante per essere dimenticato. Invece la ferita, aperta e sanguinosa, si allarga ancor di più col netto punteggio di 69-52 che porta il nome del miglior giocatore di questa stagione di Eurolega, il fenomenale Vassilis Spanoulis, che ben coadiuvato da Hines trascina l’Olympiacos al successo senza storia che vale l’accesso alla finalissima.
La seconda semifinale decreta invece la vittoria del Real Madrid nel superclassico con il Barcellona che dopo il calcio occupa anche il pianeta pallacanestro: la squadra di Pablo Laso si impone per 74-67, trascinata da capitan Felipe Reyes, e vola a giocarsi il titolo continentale a distanza di 18 anni da quel 1995 quando fu vittoria, guarda che coincidenza, proprio contro l’Olympiacos.
La finale spiega al mondo del basket perchè, oggi, l’Olympiacos è la squadra più forte in Europa. La squadra di Giorgos Bartzokas ha temperamento, coraggio, qualità tecnica e la grande dote di non arrendersi mai. Va sotto di brutto nel primo quarto, -17 che sembra spianare la strada al Real Madrid di un super Rudy Fernandez. Ma nel secondo parziale il coach ellenico si affida alla panchina, trova canestri importanti da Hines e Antic ed un controparziale di 27-14 riapre i giochi. Entra in partita Spanoulis, impalpabile per 20 minuti, che nel terzo quarto piazza tre triple e firma il primo sorpasso dei greci. I tifosi giunti dal Pireo, e sono una moltitudine impressionante, si accendono e la sfida cambia definitivamente direzione. Rudy Fernandez tiene a galla il Madrid per qualche minuto ancora ma nell’ultimo quarto le penetrazioni di Law, il carisma di Spanoulis e le fucilate da lontano di Sloukas scavano il baratro che affossa il Real Madrid. Finisce 100-88 e per una notte almeno, ad Atene, dalle parti del Pireo, sarà festa grande.
Per saperne di più consulta l'articolo originale su: