Mangiamondo.
La Comunità economica europea doveva essere indipendente ed autonoma rispetto ai singoli governi e, nel contempo, salvaguardare i diversi interessi nazionali. Le decisioni, dall’anno 1957, possono essere assunte a maggioranza. Usualmente il consiglio decide all’unanimità. L’opposizione di un singolo stato può bloccare qualsiasi atto. Soltanto nell’anno 1979 abbiamo le prime elezioni a suffragio universale e diretto del parlamento europeo. Ma, alla legittimità popolare, non corrisponde un’attività politica democratica, un maggiore potere al parlamento. Indispensabile è l’annullamento dei vertici dei governi e dei capi di stato che esaltano esosi e dannosi personalismi. La partecipazione degli eletti alla elaborazione delle proposte di legge e alle conseguenti armoniose decisioni nel rispetto delle sovranità nazionali è la strada per superare la speculazione finanziaria del sistema mercato e i conflitti mondiali. (Ricordo da un racconto di Tirella).
U O M I N I E N O
Noi pensiamo a chi cade,
a chi è perduto, a chi piange e ha fame,
a chi ha freddo, a chi è malato,
e a chi è perseguitato,
a chi viene ucciso.
Pensiamo all’offesa che gli è fatta,
e la dignità di lui.
Anche a tutto quello
che in lui è offeso,
ch’era, in lui,
per renderlo felice.
L’offesa che cos’è?
E’ fatta all’uomo
e al mondo.
Da chi è fatta?
E il sangue che è sparso?
La persecuzione?
L’oppressione?
Chi è caduto anche si alza.
Offeso, oppresso,
anche prende su le catene
dai suoi piedi
e si arma di esse:
è perché vuol liberarsi,
non per vendicarsi.
-Elio Vittorini-
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