Europa League, da snob a terra di conquista?

Da tanti anni, ormai troppi, in Italia si snobba una coppa che è come la Champions League ma che per noi calciofili italiani non conta niente; bisogna ricordare, però, che l’Europa League per quanto riguarda il ranking ha la stessa valenza della tanto cara ex “Coppa Campioni” ma ormai conta solo chi va nella manifestazione regina dell’Europa, infatti i paesi che hanno cercato di dare più spazio all’ex Coppa Uefa o ci hanno superato in classifica o ci stanno nelle code pronti a darci uno smacco.Prenderei come esempio il Portogallo, e in particolare il Benfica, che negli ultimi due anni scendendo dalla Champions League, come terza nella fase a gironi, è arrivata due volte in finale e in una battendo proprio la “nostra” Juventus in semifinale. Bisogna cercare di capire che ormai il calcio italiano è cambiato, in peggio, e non si può pensare che ogni anno abbiamo una squadra in grado di arrivare in finale di Champions perché avendo un campionato, sempre più, mediocre rispetto ovviamente alle big d’Europa che le nostre squadre quando arrivano in Europa si fanno surclassare dagli avversari. Basta analizzare quest’anno europeo, siamo partiti con tre squadre in Champions League (Juventus, Roma e Napoli) e tre squadre in Europa League (Inter, Fiorentina e Torino), al termine delle due fasi a gironi ci ritroviamo con una squadra agli ottavi di Champions, la Juventus, che è passata all’ultimo perché se avesse perso con l’Atletico sarebbe scesa anche lei e cinque squadre ai sedicesimi di Europa League e di conseguenza per noi l’unica squadra nella vera Europa sarebbero i bianconeri, no, bisogna invece dire: “Bene, abbiamo cinque squadre in Europa League e una in Champions? Portiamole avanti il più possibile tutte e sei”, ma il ragionamento non è questo perché purtroppo siamo rimasti ad una mentalità vecchia, e chi è davanti a noi nel ranking? I paesi che hanno avuto l’umiltà per cambiare: Inghilterra, Germania e Spagna. Qualche annata fa il Chelsea uscì dalla Champions League, proprio per mano della Juventus di Conte, andò in Europa League e la vinse, ecco, questo è cambiare mentalità se fosse stato qui li avremmo snobbati e poi magari saremmo saliti sul carro del vincitore dopo la vittoria finale. In conclusione possiamo dire che la speranza, di quest’anno è quella di poter celebrare al meglio le nostre squadre in Europa, quindi tutte, e sperare che rialzino un paese che fuori dai confini nazionali non riesce più ad imporre la propria legge.