
Giampiero Ventura sorride alla vigilia del ritorno per le qualificazioni in Europa League con gli svedesi del Brommapojkarna, schiaffeggiati all’andata 3-0: il Torino, che festeggia oggi l’esordio di Quagliarella, viene da una stagione splendida in cui ha guadagnato l’Europa per la squalifica del Parma ma dopo avere molto meritato. Ceduto Immobile, oltre a Quagliarella ha rinforzato la rosa con gli esperti Molinaro e Nocerino. Ora il Toro prova a resistere all’assalto a Cerci e ha messo in cassaforte la qualificazione in Europa League. Il ritorno di stasera (alle 20,30 il calcio d’inizio) è una pura formalità. Il navigato tecnico granata ha ottenuto questo primo risultato con un accorto uso della sua rosa perché l’impegno europeo lo ha costretto ad anticipare la preparazione con un raduno il 30 giugno. Ma spesso in passato questi sforzi anticipati sono stati pagati pesantemente in Europa League e Champions, o precedentemente nell’Intertoto, lasciapassare per la Coppa Uefa. Ventura ha tutto il diritto di fare gli scongiuri pensando al precedente di Renzo Ulivieri che, alla guida dei granata, comincia la stagione 2002 il 7 luglio qualificandosi nell’Intertoto con gli austriaci del Bregenz per poi fermarsi al cospetto del Villarreal. Ma gli sforzi patiti all’inizio della stagione presentano il conto alla fine: il Torino finisce all’ultimo posto e precipita in serie B. Questo Toro ha spessore diverso rispetto a quello di 12 anni fa, ma il dosaggio errato della preparazione è una buccia di banana in cui sono scivolate anche alcune squadre illustri recentemente, come la Juventus 2010 di Del Neri e l’Inter 2011 di Stramaccioni.
Sette giorni fa, il Torino ha iniziato l’avventura europea con il piede giusto, vincendo 3-0 l’andata del terzo turno preliminare dell’Europa League. A Stoccolma, sul sintetico del Tele 2 Arena, la squadra di Ventura ha ipotecato la qualificazione contro un modesto Brommapojkarna. Di Larrondo (doppietta) e Barreto le reti della vittoria del Toro, che festeggia così nel migliore dei modi il ritorno dopo vent’anni in una competizione internazionale. Orfani del capocannoniere Immobile, ceduto al Borussia Dortmund, e ancora priva dei vari Darmian, Cerci e Quagliarella, ancora indietro con la preparazione, il Torino confeziona la vittoria grazie alla prestazione dei suoi bomber di scorta. Larrondo e Barreto si trovano bene negli schemi della squadra, che domina il campo a lunghi tratti senza correre seri pericoli. Per la prima rete bisogna però attendere la fine del primo tempo, quando Barreto viene steso da dietro da Segerstrom. Lo svedese viene espulso per fallo da ultimo uomo e sul dischetto si presenta Larrondo. L’attaccante argentino spiazza il portiere Blazevic, sbloccando il risultato e mettendosi alle spalle la passata stagione ai box a causa di un brutto infortunio. I granata sono ben disposti in campo e fanno girare la palla costringendo l’avversario – ultimo in classifica nel campionato svedese e qualificato all’Europa League grazie alle regole sul fair play – a rincorrerli. Il raddoppio arriva ancora con Larrondo, all’8′ della ripresa, grazie a un bel colpo di testa che gira in rete il cross in corsa di Nocerino, già a suo agio nel centrocampo disegnato da Ventura. Passa una manciata di minuti e al 13′ Barreto, sugli sviluppi di una azione iniziata da una punizione di Vives e proseguita da Molinaro, firma il 3-0 finale. Tutto facile dunque per i granata, che possono gestire il risultato e la differente condizione atletica. L’unico brivido per il portiere Padelli arriva al 16′, quando Vives commette fallo in area e viene espulso dall’arbitro olandese Gozubuyuk. Sul dischetto si presenta Rexhepi, che ha l’opportunità di accorciare, ma spara alto.
All’Olimpico sarà presente il pubblico delle grandi occasioni: sono oltre 22mila i biglietti già venduti. «Per i tifosi è un modo

Il Torino ospita un club svedese nelle classiche coppe europee per la terza volta: finora i granata hanno sempre vinto, 2-1 sul Malmo nella coppa Campioni 1976/77 e 3-0 sul Norrkoping nella coppa Uefa 1992/93. Tra vecchia e nuova stagione, granata imbattuti da 9 partite ufficiali: il bilancio è di 6 vittorie e 3 pareggi. Ultima sconfitta del Torino l’1-2 all’Olimpico dalla Roma, in campionato, lo scorso 25 marzo. Squadre svedesi mai vittoriose in Italia nelle classiche eurocoppe: 30 precedenti, con bilancio di 7 pareggi e 23 successi italiani. Non solo: i club scandinavi non segnano in terra italiana da 316′: ultima rete di Ishizaki al 44′ di Fiorentina-Elfsborg 6-1 di coppa Uefa, l’8 novembre 2007; poi si contano i rimanenti 46′ di quella gara e le intere partite Lazio-Elfsborg 3-0 (preliminari Europa League 2009/10), Napoli-Elfsborg 1-0 (playoff Europa League 2010/11) e Napoli-Aik Solna 4-0 (Europa League 2012/13).
Vediamo i probabili schieramenti che scenderanno in campo:
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Vesovic, Nocerino, Perez, Benassi, Molinaro; Barreto, Larrondo. All.: Ventura.
Brommapojkarna (4-3-3): Blazevic; Bjorkstrom, Starfelt, Larsson, Jonsson; Karlstrom, Ngouali, Petrovic; Asbrink, Sandberg-Magnusson, Rexhepi. All.: Billborn.
Dirige il polacco Pawel Raczkowski, classe 1983, internazionale dal 2013, è alla terza presenza assoluta nelle coppe europee, con bilancio di 1 successo interno ed 1 esterno. Non ha alcun precedente né con club italiani, né svedesi. Assistenti saranno Listkiewicz e Obukowicz; quarto uomo Marciniak.

Sugli stessi canali, al termine della gara del Torino, alle 22,20, sarà
