Onazi è subito stato accolto bene, a braccia tese
Dal nostro inviato a S.S. Lazio (che non è una strada statale) - Allora, io vorrei sapere perché in questa testata funziona così: il direttore va al sorteggio di Champions a Monaco di Tibète, il più stretto collaboratore del direttore (e non approfondiamo…) se ne va bello bello in tribuna a vedere la sua squadra, mentre io devo sorbirmi il ritorno della Lazio contro certi sloveni. Che fossero slovene, almeno… E quindi quei due privilegiati uniscono l’utile al dilettevole, a me invece tocca Petkovic, il Michael Konsel biancazzurro.
Prima della partita mi chiama il direttore Oliva, già bello spaparanzato sui divanetti del Grimaldi Forum a bere caipiroska alla fragola insieme a George Weah e Ruud Gullit, con i quali ha parlato dell’annoso problema del controllo delle nascite. Ecco la telefonata: “Terrone di un Caccamo, vadi subito a Roma, c’è un posto riservato in Monte Mario”. Ma guarda, penso, finalmente mi trattano bene e mi procurano un posto dignitoso all’Olimpico per vedere un match ufficiale di coppa. Macché. Non intendeva dire in tribuna Monte Mario, ma proprio dalla collina vicino al Gemelli (così eventualmente posso farmi curare i travasi di bile).
Così mi tocca bussare all’osservatorio astronomico per farmi prestare un telescopio, per ammirare le gesta di Mauri (l’ho avvistato alla Snai del Pigneto), di Onazi (l’hanno voluto fortemente gli Irriducibili, dopo che Radu l’ha conosciuto in una festa con il principe Harry e Max Mosley) e di Ciribiribì Kozak. Certo, da lontano era tutto un po’ sfocato e mi è parso di vedere che il bietolone ceco ha segnato due gol, ma mi sembra strano, dato che comunque si trattava di una partita di calcio. Il dubbio è scomparso quando ho creduto di aver visto segnare pure Zarate. Ho rivolto l’attenzione e il telescopio verso altre attività fisiche: ho dato pure un’occhiata a Cassiopea e Andromeda, che non sono costellazioni e galassie, ma i nomi d’arte di Samantha Ceciaroni e Fiorenza Mascioni, note irriducibili della Salaria.
Poi mi sono nuovamente distratto e ho reindirizzato il telescopio sull’Olimpico. Prima su quello di Torino, dove ho visto passeggiare solo soletto un parrucchino: allo Juventus Stadium non lo fanno entrare. Dopo su quello di Roma, dove intanto pare che ci fosse in campo una squadra di nome Mura 05 (dev’essere parente dello Schalke 04) e uno sloveno avesse appena segnato a Bizzarri. In quel momento mi sono convinto ancora di più che era solo uno scherzo: non è possibile che qualcuno scientemente mandi in campo Bizzarri e che possa pure scegliere tra lui e Carrizo.
Ho riportato il telescopio all’osservatorio astronomico e mi sono fatto fare una Cavanda gastrica al Gemelli. Ero troppo abbacchiato.
Giorgio Caccamo
@giorgiocaccamo