“Lo sport, come la musica, è qualcosa di universale, qualcosa che è comprensibile in tutto il mondo, senza distinzioni sociali, etniche o religiose. Non solo lo sport è universale, ma anche i suoi valori...” (Dr. Jacques Rogge, Presidente del CIO)
Ispirandosi a questi valori lo sport è diventato soprattutto strumento di integrazione e relazione positivi. Oggi grazie al lavoro svolto nel corso degli anni, da chi ha gestito e praticato sport e all’attenzione da parte delle Amministrazioni, il Comune di Solbiate Olona è candidato a Città Europea per lo Sport.
L'obiettivo di aggiudicare il premio è un impegno etico consapevole della funzione sociale che lo sport ha come fattore di aggregazione tra il benessere fisico degli individui, il miglioramento generale della loro qualità di vita e l'integrazione armoniosa nella società. Un incentivo per le amministrazioni locali e i loro dipartimenti di sport a soddisfare una fondamentale e determinante fabbricazione delle basi che contribuiscono a migliorare il livello generale di salute degli abitanti in un paese, attraverso la cultura del sano esercizio fisico.
I suoi compiti consistono nella creazione delle politiche dello sport per lo sviluppo delle infrastrutture e modelli di gestione che favoriscono allo sport di facilitare lo sviluppo sociale di processi di integrazione nelle aree sociali più svantaggiate della società: disabili, anziani, gli adolescenti in situazioni a rischio e gli immigrati.
Le città che hanno ottenuto il titolo di capitale europea della Sport sono considerate positivi ed etici esempi di politica sociale che deve essere attuata in altri contesti; nelle strategie, nei concetti e nella distribuzione di programmi.In questo modo, la capitale europea dello sport diventerà parte di un più complesso modello europeo che mira a proteggere i suoi abitanti e migliorare le città.
Questa iniziativa deve essere vista dalle città europee come un progetto comune, assume i caratteri di un quadro istituzionale di responsabilità etica.
La mnifestazione è organizzata da ACES che assegna annualmente i riconoscimenti di “Capitale”, “Città” e “Comune” europeo dello sport. L’assegnazione di tali riconoscimenti viene operata da ACES secondo principi di responsabilità e di etica, nella consapevolezza che lo sport è fattore di aggregazione della società, di miglioramento della qualità della vita, di benessere psico-fisico degli individui e di piena integrazione delle fasce sociali in condizioni di disagio. ACES opera in sinergia con la Commissione Europea, in particolare per le iniziative presentate nel cosiddetto “Libro Bianco dello Sport” (action point 50),grazie all’attivazione di relazioni strutturate con i principali esponenti sportivi europei, mediante la cooperazione con gli Stati membri della UE.
Questo premio potrebbe essere la concretizzazione visibile di un impegno etico e consapevole della funzione sociale che lo sport ha come fattore di collegamento tra il benessere fisico degli individui ed il miglioramento generale della qualità di vita, oltre alle notevoli ripercussioni positive nello sviluppo di processi di integrazione sociale in generale e, più nel particolare, dei gruppi più svantaggiati della società: disabili, anziani, adolescenti in situazioni di rischio e dei migranti. Le città che hanno ottenuto il riconoscimento sono esempi positivi ed etici della politica sociale di strategie condivise e condivisibili, di azioni mutuabili anche su altri territori. Prima dell’impegno futuro vi è innanzitutto il riconoscimento per quanto tanti cittadini hanno attuato ed attuano nell’ambito dello sport cittadino e per quanto vivono bambini, ragazzi ed adulti nelle attività sportive quotidiane.
