Europee 2014: il Parlamento europeo in sintesi

Creato il 24 marzo 2014 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

A cosa serve il Parlamento europeo?

Alcuni leggeranno queste righe con uno spirito manualistico, ma apriamo le menti e riflettiamo su quanto una gran porzione del popolo italiano non abbia ricevuto le giuste informazioni prima di recarsi alle urne nel mese di maggio.

Il Parlamento Europeo è l’organo dell’unione che svolge la funzione legislativa congiuntamente al Consiglio. Le elezioni avvengono ogni cinque anni attraverso il sistema elettorale in vigore in ogni singolo stato nazionale membro della comunità europea. Il suffragio universale ci permette, quindi, di individuare i 750 membri che supporteranno la mission della comunità europea; non dimentichiamo, però, che il numero di seggi da raggiungere sarà suddiviso in base alla consistenza demografica della popolazione di ogni stato membro, tenendo presente che a ogni nazione non possono essere attribuiti meno di 6 seggi e più di 96. Nel nostro caso, l’Italia ha diritto a settantatre seggi.

Come ogni parlamento nazionale, i deputati eletti non sono organizzati in base alla nazionalità, ma allo schieramento politico. Le coalizioni partitiche sono tredici: il Partito Popolare Europeo, il Party of European Socialists, i Verdi, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, l’Alliance of European Conservatives and Reformists, il Partito della Sinistra Europea, il Movimento per un’Europa della libertà e della democrazia, il Partito Democratico Europeo, l’Alleanza Libera Europa, il Movimento Politico Cristiano Europeo, l’Alleanza Europea per la Libertà, l’Alleanza Europea dei Movimenti Nazionali, e i Democratici per l’Unione Europea.

Il parlamento Europeo ha sede ufficiale a Strasburgo, ma non mancano diramazioni sul territorio in cui si svolgono gli incontri e in cui hanno sede gli uffici amministrativi.

I suoi poteri principali sono, quindi, legislativi e di controllo; per assolvere il suo ruolo legislativo prende parte al processo di approvazione degli atti comunitari, mentre il potere di controllo può essere esercitato in diversi modi: il Parlamento europeo vigila sull’operato delle altre istituzioni europee e in particolare sul Consiglio, emanando pareri consultivi e proposte di risoluzione, e sulla Commissione, mediante la nomina del presidente e dei singoli commissari. L’aspetto fondamentale è sicuramente il potere di controllo sull’apparato amministrativo dell’Unione, reso possibile mediante l’istituzione di commissioni ad hoc specializzate nella risoluzione di particolari controversie; il diritto di nominare il Mediatore Europeo incaricato a ricevere le denunce riguardanti casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni europee; infine il diritto del parlamento di ricevere petizioni. Proprio così, per chi non ne fosse a conoscenza ogni cittadino dell’Unione Europea ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento.

Appurata la tenacia con cui i nostri politici continuano ad avere fiducia nell’Unione Europea e nelle sue dinamiche (sarà forse per i cospicui stipendi degli europarlamentari a cui, in molti, aspirano???) affidiamoci, tutti, alla saggezza popolare.




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