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Crema, gara rifiuti, Stefania Bonaldi attacca la “superficialità” dei cinque stelle

Creato il 20 giugno 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Crema, gara rifiuti, Stefania Bonaldi attacca la “superficialità” dei cinque stelle

La mattina un messaggio parla di una sorta di "emendamento Grassi" approvato dal centrosinistra, poi nel pomeriggio esce un altro comunicato del deputato dei cinque stelle Danilo Toninelli, che insiste nella critica ai "piddini", cioè al Partito democratico. La sindaca di Crema Stefania Bonaldi verso le 20 respinge severamente le critiche del parlamentare, dopo aver smentito già nella tarda mattinata l'accoglimento di un cosiddetto "emendamento Grassi", chiamato così perché il sindaco di Casale Cremasco Vidolasco Antonio Grassi ha chiesto di introdurre nel bando di gara un criterio diverso, premiando le società concorrenti che non sono proprietarie di inceneritore. L'obiettivo di Antonio Grassi è che Crema e il Cremasco, dopo la gara del servizio rifiuti indetta dalla patrimoniale Scrp, non conferiscano più immondizie indifferenziate ad alcun inceneritore.

Stefania Bonaldi aveva smentito dichiarando che era stato Antonio Grassi a fraintendere, e che il criterio della premialità per le società che non inceneriscono era già previsto.

I cinque stelle, con Toninelli, sostengono comunque che il bando di gara è fatto su misura per la multiutility Lgh, che di Scrp è proprietaria e che è proprietaria dell'inceneritore di Cremona. Dibattito di rilievo, anche perché il ritardatario decreto attuativo della legge Sblocca Italia, che consentirà a una rete nazionale di inceneritori di bruciare rifiuti provenienti da altri territori, è atteso per fine mese. Lo Stato e le Regioni si stanno confrontando in proposito. Ancora non si sa se l'inceneritore di Cremona sarà inserito in quella rete nazionale: secondo Toninelli lo sarà. Dal governo però non sono pervenute bozze: nulla può confermare l'indiscrezione.

La sindaca di Crema Stefania Bonaldi, ricevuto il comunicato dei grillini, smentisce le polemiche seccamente:

"Non so quale film abbiano visto i pentastellati giovedì sera - sostiene la sindaca - ma di certo non quello della Sala dei Ricevimenti di Crema, dove il territorio cremasco, che negli anni ha raggiunto ottimi risultati sulla raccolta differenziata, grazie a cittadini virtuosi e ad un sensibilità politica e amministrativa condivisa, ha dato il via al bando per la gara rifiuti. La decisione di proseguire con la gara per migliorare il servizio è dimostrazione della compattezza dei sindaci e della volontà di migliorare, concretamente, il servizio. Vorrei precisare, e chiamo a testimonianza tutti i sindaci che non c'è stato bisogno di alcun emendamento. Se i pentastellati avessero avuto l'umiltà di approfondire si sarebbero accorti ad esempio che il tema della premialità era già dall'origine presente negli indirizzi di gara. Va inoltre precisato che i contenuti della gara contengono infatti già i temi di cui alle linee di indirizzo approvate dai vari consigli comunali, mesi fa, e concretizzate attraverso il lavoro di un gruppo di amministratori che hanno seguito i lavori insieme ai consulenti con lo scopo dunque di migliorare ulteriormente il servizio ai cittadini, potenziando ulteriormente la differenziata e minimizzando il conferimento in discarica e in inceneritore".

Infatti Bonaldi aveva chiarito che vengono ammesse alla gara le società che raggiungono almeno il 65% di differenziata in città di almeno 30mila abitanti, tuttavia l'obiettivo del Comune di Crema "è superare l'80%", senza fermarsi al 65%.

Così l'inceneritore riceverebbe meno rifiuti: "Viene quindi premiato chi non conferisce rifiuti all'inceneritore, ma non si può escludere dalla gara chi ha gli inceneritori. Era così dall'origine, non per l'emendamento Grassi".

Dunque il Comune di Cremona può svolgere un ruolo determinante fissando un obiettivo elevato di differenziata.

Stefania Bonaldi, colpita più volte da diversi comunicati e articoli di stampa nonché lettere pubbliche di Antonio Grassi, respinge i toni polemici dei cinque stelle e ne respinge l'uso strumentale dei temi ecologisti, popolari e adatti ai toni aggressivi perché usano argomentazioni legate alla paura della diffusione di malattie e alla sottomissione dei politici al grande capitale. Discorsi che Bonaldi rispedisce al mittente: "Nessuno ha l'esclusiva del tema ambientalista e un territorio con i nostri livelli di eccellenza in fatto di rifiuti dovrebbe suggerire ai 5stelle che certamente possono portare contributi costruttivi ma senza lo superficialità e la supponenza con i quali hanno approcciato questo passaggio".

Il comunicato

cinque stelle 19 giugno CS46_2015_CR

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