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Europee, Ncd: Gerardo Brusco ‘il sud Italia può ripartire grazie a fiscalità di vantaggio"

Creato il 10 maggio 2014 da Massimocapodanno

Europee, Ncd: Gerardo Brusco ‘il sud Italia può ripartire grazie a fiscalità di vantaggio L'amico Dottor Brusco si presenta alle europee e mi scrive:

"Dino Brusco (Ncd):  ‘sgravi contributivi a vantaggio di piccola e media
impresa sono volano di sviluppo per il meridione’
  ‘Per le regioni dell'Italia Meridionale la fiscalità di vantaggio
costituisce uno strumento efficacissimo per ridurre il divario che le
separa da quelle del Nord e così eliminare lo squilibrio che ne
compromette le capacità competitive e di pieno inserimento in Europa’.
Ne è convinto Gerardo Brusco, medico endocrinologo di Sapri e candidato
al Parlamento Europeo in quota Nuovo Centro Destra per la circoscrizione
del Sud Italia ( Calabria, Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo,
Molise). La stessa area territoriale dove  in virtù dell'art. 40 del
D.L. n. 78 del 2010, le Regioni possono adottare un proprio piano
normativo teso a modificare le aliquote Irap fino ad azzerarle e possono
disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni, a vantaggio delle nuove
iniziative produttive. Un decreto legge nato  “in anticipazione del
federalismo fiscale ed in considerazione della particolarità della
situazione economica del Sud", nel rispetto della normativa dell’Unione
europea e degli orientamenti giurisprudenziali della Corte di giustizia
europea, cui si aggiunge l’agevolazione Irap prevista dal successivo
D.L. n. 201 del 2011 per l'assunzione di lavoratori di sesso femminile e
per quelli di età inferiore ai 35 anni. ‘Ma tali possibilità sono
rimaste del tutto inespresse’ - spiega Brusco- ‘e ad oggi nessuna delle
Regioni meridionali ha saputo cogliere un’opportunità di sviluppo di
aree sottoutilizzate e penalizzate, capace di ottenere la piena
valorizzazione delle risorse e delle peculiarità del tessuto economico
di questi territori, incentivando potenzialità e punti di forza’. Il
risultato è che l'Unione Europea è ancora vista come un limite,
preclusivo alle possibilità di operare politiche ed  interventi di
sviluppo: è considerata un vincolo anziché un terreno di opportunità. Ma
a ben guardare non è affatto così. “Va ribadito che l'Europa, da più di
un decennio, nella prospettiva di aumentare la coesione economica e
sociale dei suoi membri, si è orientata ad incentivare gli aiuti diretti
a favorire lo sviluppo economico delle Regioni ove il tenore di vita sia
particolarmente basso, oppure vi siano gravi forme di sottoccupazione
(v. art. 87 del Trattato, e il documento della Commissione Europea,
orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale
2007-2013), con il solo, e ben comprensibile, limite che essi non
alterino le condizioni degli scambi all'interno  in misura incompatibile
con il comune interesse dell'Unione stessa” ribadisce Dino Brusco. “Il
Nuovo Centro Destra va in Europa con il proposito di azzerare gli
evidenti divari interpretativi di norme ancorché esistenti ma per nulla
utilizzate e comprese”, -  conclude Brusco, - “Mi sono candidato al
Parlamento Europeo con il preciso intento di svolgere il ruolo politico
di intermediazione tra Istituzioni europee ed Enti locali al fine di
rendere effettive e fattive le opportunità offerte in meridione, a
cominciare da opportuni piani normativi, che in virtù di un corretto
utilizzo delle fiscalità di vantaggio, rimettano in moto l’economia
locale. Lo sviluppo nasce solo se accanto all'agire individuale delle
singole iniziative imprenditoriali tutti i soggetti istituzionalmente
preposti alle azioni di politiche sociali, civili ed economiche
affiancano in maniera sinergica l'attività delle imprese. Il meridione
del nostro Paese è ricco di idee, fantasia e creatività che vanno però
incanalate su giusti binari e su progetti sostenibili”.


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