Un’impresa storica, non ci sono altre parole. L’Italia espugna Rotterdam, l’Italia non solo batte ma addirittura umilia i campioni del mondo, l’Italia torna sul trono continentale del baseball: l’Italia è la vera regina d’Olanda e d’Europa.
Stupisce la scelta di coach Mazzieri di mandare in pedana di lancio John Mariotti al posto di Tiago da Silva ma, alla lunga l’italo-americano dimostrerà di essere perfettamente all’altezza della situazione, con sei preziosissimi strike-out. La compagine olandese è aggressiva sin da subito e già al primo inning si porta avanti con una volata di sacrificio di Sams, che sfrutta alla perfezione un’indecisione di Infante. Nel terzo periodo, però, giunge il pareggio di un’Italia già più volte pericolosa: la collaborazione tra De Simoni, Avagnina (che batte la valida decisiva) e Infante porta proprio l’oriundo venezuelano a completare il giro delle basi siglando così il pareggio. Il momento è propizio per gli azzurri: LaTorre, Colabello e Granato prendono in mano la situazione e, nel giro di pochi minuti, la nostra rappresentativa si porta avanti per 3-1, in un inning che ricorda molto quello giocato ieri sera, anch’esso con tre segnature. L’Olanda, come è ovvio, non ci sta: alla quarta ripresa, un fuoricampo da un punto di Da Cuba accorcia le distanze, ma poi Avagnina e Infante salgono nuovamente sugli scudi e segnano il quarto punto azzurro. Quindi, una valida di Tyler LaTorre e un’altra di Mario Chiarini fanno entrare altri quattro, strepitosi punti e l’Italia si trova a condurre 8-2 ancora prima della metà del match. L’Olanda è stordita, non reagisce, non ne ha più, sebbene non le manchi il tempo per tentare di riequilibrare le sorti dell’incontro: ma proprio il tempo diventa all’improvviso un fattore favorevole al nostro Tricolore, perché gli inning passano senza che gli olandesi segnino. Poco importa che, nel finale, l’Olanda si svegli portandosi sul 3-8: Nick Pugliese rileva Griffantini (che a sua volta aveva sostituito Mariotti) sul monte di lancio e il closer di Bologna, con la collaborazione del guantone di De Simoni, realizza le due eliminazioni che valgono il titolo europeo e, dunque, la storia del nostro baseball.
Si tratta del decimo oro continentale per gli azzurri, nove dei quali vinti proprio contro gli orange: noi siamo il loro incubo, come per i tedeschi nel calcio. E lo saremo ancora, per almeno altri due anni.