di Nicola Pucci
Gli Europei di nuoto in vasca corta 2013 ad Herning, in Danimarca, avevano una fuoriclasse bianco-rosso-verde in vetrina: Federica Pellegrini. E l’azzurra è stata fedele al suo rango di primadonna del nuoto mondiale: rilanciata dall’argento nei 200 stile libero ai Mondiali di luglio a Barcellona, ha trascinato l’Italia ad un buon piazzamento nel medagliere finale, spalleggiata per l’occasione dalle prodezze degli altri tricolori, Marco Orsi tra tutti. Ma procediamo con ordine.
Marco Orsi – da sport.sky.it
Giovedì Marco Orsi conquista l’argento, prezioso, nei 50 stile libero dietro al russo Vladimir Morozov, atteso dominatore per l’assenza all’ultimo minuto di Florent Manaudou. Il ventitreenne di Budrio, gà con un buon curriculum alle spalle – Nuoto, in vasca a Herning è Marco Orsi Show: doppio argento!
„argento a Eindhoven 2010, bronzo a Stettino 2011 sempre in vasca corta -, raddoppia nella staffetta 4×50 mista in compagnia di Pizzamiglio, Di Lecce e Codia, realizzando il tempo di 1minuto 32secondi 83centesimi che solo la Russia, guidata pure qui da Morozov, può battere col record del mondo. L’oro rimane stregato, in apertura di giornata, anche per Andrea Mitchell D’Arrigo, papà siciliano e mamma americana, che chiude i 400 stile libero alle spalle di un altro fuoriclasse della piscina, l’altro russo Nikita Lobintsev. Italia-Russia 0-3, tanto per cominciare, nel giorno in cui le due stelle al femminile, Katinka Hosszú nei 200 misti e Mireia Belmonte nei 200 farfalla, occupano la scena in attesa di Federica Pellegrini, che trascina al quarto posto la staffetta 4×50 stile libero e delinea con il coach Philippe Lucas il programma danese: sarà al via di 200 e 400 stile libero, rinuncia ai 200 dorso.
Venerdì amaro per i colori azzurri che incassano quattro medaglie di legno ed un bronzo, raccolto da Federico Turrini nei 400 misti. Il livornese, già terzo tre anni fa a Eindhoven, arranca a delfino e a dorso ma il rush finale a stile libero è eccitante e gli vale il podio alle spalle di David Verraszto, ungherese di classe certa, e l’israeliano Gal Nevo. Yuliya Efimova bissa nei 200 rana, con record del mondo in allegato, il successo del giorno prima nei 50 e reclama lo status di protagonista numero uno della competizione, altrettanto può dirsi per Mireia Belmonte che stravince il duello con Lotte Friis, beniamina di casa, negli 800 stile libero. Torna in vasca Marco Orsi, che segna il miglior crono nelle batterie dei 100 stile libero ed accede alle semifinali a fianco dell’eterno Filippo Magnini.
Federica Pellegrini – da repubblica.it
Federica Pellegrini non me ne vorrà, spero, se faccio scivolare in second’ordine la sua bella medaglia di bronzo nei 400 stile libero, ma sabato è d’obbligo celebrare il terzo trionfo in tre giorni di Mireia Belmonte, ventitreenne di Badalona che in vasca corta è presente sui podii europei già da Debrecen 2007. L’iberica galleggia sull’acqua con potenza e stile lasciandosi dietro ancora una volta Lotte Friis, Federica attendeva risposte dalla distanza lunga che da sempre le riserva gioie e dolori e il terzo gradino del podio è trampolino di lancio per il 200 dell’indomani. C’è gloria anche per l’altro livornese Gabriele Detti, brillante terzo nei 1500 stile libero vinti da Gergely Gyurta che precede Pal Joensen, fondista di talento che viene dalle isole Far Oer, soprattutto si attende Marco Orsi che nuota col miglior tempo in qualificazione nei 100 stile libero. Ma l’avversario da battere è Vladimir Morozov, già re dei 50 e della staffetta, che non può certo farsi da parte e il vessillo russo, ancora una volta, sventola nella Jyske Bank Boxen gremita in ogni ordine di posto. Orsi coglie il bronzo e il suo europeo è già un successo, se aggiungiamo poi l’argento in chiusura di giornata nella staffetta 4×50 stile libero mista con Dotto, Di Pietro e Ferraioli dietro all’imbattibile Russia che ci castiga ancora possiamo proprio parlare di trionfo.
La domenica è giorno di chiusura e l’inno di Mameli si diffonde nei cieli di Herning. Federica Pellegrini è pronta all’appuntamento atteso e nei 200 stile libero, il suo territorio, rincorre per sei vasche per poi sopravanzare in dirittura d’arrivo la francese di riserva, Charlotte Bonnet, e l’immancabile russa, Veronika Popova. La regina è tornata sul trono e sarà dura spodestarla. Come è dura arrivare davanti allo straordinario Vladimir Morozov, che fa suoi anche i 100 misti che regalano il bronzo a Stefano Mauro Pizzamiglio; il ragazzo di Novosibirsk torna in patria con sette, dicasi sette, medaglie d’oro perchè alle tre individuali ne aggiunge quattro in staffetta, tra cui la 4×50 stile libero a tempo di record del mondo, 1minuto 23secondi 36centesimi, per anticipare il quartetto azzurro composto da Dotto, Bocchia, Magnini e Orsi. Già, proprio Filippo Magnini che qualche minuto prima ha colto il bronzo nei 200 stile libero a pari merito con l’ungherese Kozma alle spalle dei russi dominatori, Izotov e Lobintsev. La kermesse va in archivio con la gara più bella, i 100 rana al femminile con Ruta Meilutyte che strappa l’oro a Efimova per il soffio di quattro centesimi. Ah, dimenticavo, Mireia Belmonte fa quattro su quattro vincendo anche i 400 misti: è lei la nuotatrice da copertina, siete d’accordo?
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