
Lorenzo Perini è, invece, nato a Milano il 22 luglio del 1994 ed abita a Saronno (Varese). Oggi sulle barriere dei 110hs, l’allievo di Fernanda Morandi è andato a prendersi la sua medaglia in 13.86 controvento (-1.5, primato stagionale) preceduto soltanto dal britannico David Omoregie (13.63) e dallo spagnolo Javier Colomo (13.73). Per l’ostacolista dell’Aeronautica – stesso club di Abdikadar – si tratta della seconda volta in carriera sul podio di una rassegna continentale “under”: nel 2013 era stato argento con record nazionale di categoria agli Europei Juniores di Rieti. L’unico italiano a segno prima di lui nei 110hs agli EuroU23 era stato il primatista italiano assoluto Emanuele Abate, bronzo nel 2007.Eugenio Meloni è, forse, la vera sorpresa di oggi. In finale, il cagliaritano figlio d’arte (suo padre Andrea è l’ex primatista sardo e la mamma Tiziana Vecchio è stata azzurra della specialità) è protagonista di una progressione perfetta: 2,05, 2,10, 2,15, 2,18 e 2,21 senza errori. E questo, oltre a 3 centimetri di personal best, proietterà l’altista del CUS Cagliari sul terzo gradino del podio pari merito con il britannico Chris Kandu, mentre l’oro con 2,30 va al russo Ilya Ivanyuk sull’israeliano Dmitriy Kroyter (2,24). Una bella soddisfazione per l’ancora ventenne ex giocatore di basket (25 anni da compiere il 28 agosto) che da tempo si è trasferito a Modena alla corte del “maestro” Giuliano Corradi, attuale tecnico anche dell’argento degli Euroindoor Silvano Chesani. Nota statistica: nessun altista italiano, prima di Meloni, era mai “saltato” sul podio maschile delle nove precedenti edizioni degli EuroU23.